L’Ape fa parte della famiglia delle Apidi, dell’ordine degli Imenotteri e come tutti gli insetti possiede sei zampe ed ha il corpo diviso in tre parti: capo, torace e addome. Il suo apparato boccale è strutturato in modo che non abbia difficoltà a raccogliere i liquidi che l’insetto tramite la faringe mescola al secreto delle ghiandole salivari. Una volta entrati nell’ingluvie o borsa melaria, subiscono l’azione degli enzimi della saliva che cambia il nettare in miele. Oltre ai liquidi, l’elemento indispensabile per i melliferi è il polline che fornisce sostanze zotate, questo viene raccolto ed immagazzinato soprattutto nelle zampe.
L’Ape vive nell’alveare, la sua costruzione iniziale è affidata alle api più giovani, che realizzano un raggruppamento di celle esagonali di cera per contenere le larve della covata e per immagazzinare miele e polline. Le celle dove vengono deposte le uova sono chiuse da un opercolo di cera così come quelle che contengono miele, mentre le celle con il polline rimangono aperte. Un alveare può contenere fino a 100.000 api operaie, queste hanno una vita non superiore alle 5-6 settimane nel periodo di assiduo lavoro, mentre quelle nate in autunno riescono a vivere fino all’arrivo della primavera. La società delle api è matriarcale, si moltiplica per sciami ed è divisa in tre caste: regina, fuchi ed operaie.
La regina è una femmina destinata a vivere nel nido deponendovi le uova a meno che non debba sciamare, cioè guidare lo sciame che esce dall’alveare, per questo motivo le api operaie costruiscono più celle reali, in modo da avere più regine che possano guidarle fuori dall’alveare. I fuchi sono maschi, nascono da uova non fecondate, deposte dalla regina in grosse celle esagonali,sono molto più pesanti, ricoperti di peli e ricchi di sensi olfattori e tattili, servono esclusivamente per l’accoppiamento con l’ape regina, vivono circa 24 ore. Le api operaie sono femmine che non depongono uova e possono essere distinte in varie categorie a seconda dell’età: le più giovani si dedicano alla pulizia delle celle; dal terzo giorno di vita alimentano con miele e polline le larve,all’undicesimo giorno di vita si addestrano per diventare bottinatrici e fanno la guardia all’alveare collocandosi davanti all’ingresso per scacciare gli eventuali intrusi. Solo al ventunesimo giorno di vita diventano definitivamente bottinatrici dedicandosi alla raccolta del nettare e del polline.
L’accoppiamento avviene in volo, dopo 5-6 giorni dallo sfarfallamento la regina vergine esce per il volo nuziale, compie dei giri circolari intorno all’alveare e sale più in alto seguita dai maschi. Dopo l’accoppiamento il maschio muore e la regina, aiutata dalle api operaie, si libera dell’armatura genitale maschile,in seguito dopo qualche giorno depone le uova.
Per questo le api hanno una capacità di riproduzione velocissima, sono delle grandi lavoratrici e anche se hanno vita molto breve riescono a sfruttarla tutta fino in fondo rendendosi utili per la società a cui appartengono. Sono sicuramente degli esseri da cui prendere esempio.