Donne e uomini: per la componente femminile della società i limiti nel trattamento di malattie a lungo termine o di disagi fisici e di salute sono effetto di un sistema poco attento alla donna.
A dimostrare tutto ciò è uno studio che ha messo in rilievo come la donna in situazioni atipiche come una famiglia problematica, una gravidanza, un luogo di lavoro, sia soggetta a un meccanismo che non le consente di vivere in piena salute i suoi anni.
Il primo punto debole nella carriera salutistica della donna è il tempo: nel ritmo degli eventi per la donna il lavoro, la gravidanza, la famiglia, sono impegni che hanno una continuità anche nei momenti di salute cagionevole. Per effetto della quotidianità dunque la donna si sacrifica maggiormente del maschio anche quando non è in ottima salute.
I servizi sanitari: tra il nord e il sud d'Italia c'è una notevole differenza nella qualità dei servizi, tanto che oltre i 65 anni le donne del Sud sono molto sacrificate, vivono una vecchiaia meno felice dal punto di vista della salute, poiché rispetto al Nord mancano i servizi che migliorano la qualità della vita dell'anziano. Questo penalizzando anche di 3 anni la differenza del tempo che la persona anziana passa in autonomia, anticipando quindi il ricovero in strutture residenziali. Allo stesso modo le malattie improvvise, come infarti o tumori, al Nord trovano migliore assistenza e più rapidità nel trattamento.
Le gravidanze: per le donne italiane la maternità resta ancora un abisso, pochi nati ma specialmente gravidanze poco serene, sarebbe questo quanto emerge dallo studio.
Delle malattie sessualmente trasmissibili, contro ogni previsione, l'AIDS resta ancora la più pericolosa, sono in aumento in Italia i casi di sieropositività tra i 16 e 25 anni. A scuola l'educazione sessuale utile è un miraggio, mentre tutti sono impegnati a pensare all'omosessualità, i giovani ancora non usano il preservativo e muoiono per infezioni e malattie assurde.
Altra medaglia del peggiore, per quanto concerne uomini e donne, relativa alla violenza. Ancora il Sud primeggia per delitti e violenze famigliari, abusi sulle donne, rendendo quindi le statistche falsate, aumentando i casi di ricovero per maltrattamenti e quindi danneggiando la vita delle donne a partire dalla coppia e dalla famiglia.
Lavoro: meglio la salute della donna sul lavoro, le morti accidentali e gli incidenti lavorativi sono un primato maschile, dal quale la donna ancora si difende, nonostante ciò non sia perfettamente in linea con i dati a disposizione, poiché i maschi lavorano in numero maggiore e con orari più prolungati e mansioni più pesanti, un fattore da considerare per potersi esimere dal pensare alla prevenzione degli infortuni femminili sul lavoro.