Metà bambini in Italia hanno una o più allergie ai pollini, che si presentano esattamente in questo periodo di primavera. Ci sono delle cose da dire, in questa primavera: prima di tutto la quantità di pollini che stanno rilevando le centraline italiane nel 2020 va dal doppio a sei volte tanto il polline degli altri anni, probabilmente perché si è avuto un periodo splendido dal punto di vista meteo; secondo i bambini sono stati a casa per due mesi, di conseguenza attenzione alle prime uscite, perché potrebbero esserci reazioni diverse rispetto agli altri anni.
A dirlo è Paidoss, un ente che si occupa di bambini e di salute, per voce di Giuseppe Mele.
In un periodo strano come questo, infatti, ci sono vari rischi annessi alle allergie, ma il primo è che la situazione psicologica di un bambino allergico, che magari starnutisse in strada o tra la gente, potrebbe essere minata dall'effetto vuoto o anche dalla paura di essere etichettati come ammalati, serve aiutare i bambini in questo senso; inoltre potrebbe esserci un fenomeno per cui si inserisca ansia, per essere vulnerabili anche al Covid.
In questo modo anche le mascherine per il Coronavirus possono aiutare, ma piccoli o grandi che siamo, per stare sereni, almeno questa volta, anche se in genere cerchiamo di fare gli eroi, cerchiamo il supporto dell'Allergologo e del nostro medico di fiducia, che può presentarci dei farmaci molto leggeri per affrontare - certamente con un pizzico di sonnolenza - ma con la pace interiore, un periodo davvero malnato in questa primavera che non arriva mai alla fine (MC).