Meris Perazzini è un'autrice nata a Rimini che, nella vita, è riuscita a superare momenti difficili sia grazie alla scrittura che alla lettura.
Fin da piccola si è dedicata alla stesura di racconti e poesie che le hanno permesso di maturare un grado di conoscenza della sua passione letteraria tale da riuscire a portarla con sé anche nei momenti più difficili.
Ama le favole e continua a leggerle e a cogliere in esse un significato profondo, una morale ben definita, una continua metafora per la vita e per chi, pur attraversando momenti difficili, riesce a godere di quelli belli.
La sua prima opera dal titolo "Aladino. Un viaggio iniziatico" edito nel 1012 da Auralia Edizioni, è un viaggio nella consapevolezza che il mitico personaggio delle favole che libera il genio dalla sua lampada e tante avventure fa rivivere ogni volta che ne si legge la storia, sia un simbolo da cogliere e seguire anche nella vita.
Ma parlimone direttamente con l'autrice.
Ciao Meris,
grazie per aver accettato questa intervista. Comincio col chiederti dove nasce e da cosa la passione per la scrittura.
RISPOSTA:
È nata in un’infanzia che non lasciava spazi, ne per essere una bambina, ne per fare le cose che son comuni a quelle età. Da principio era solo un modo come un altro, un rifugio, poi, col tempo è diventata un’esigenza. Inventare piccole favole o racconti, era un modo per sognare anche se non proprio viverle, non solo come un gioco, visto che le raccontavo a mia sorella e a nostro padre, un attimo d’intrattenimento famigliare. Nel tempo, mi sono accorta che scrivere, è diventato una sorta di auto-terapia, che mi permetteva di andare avanti. Poi col tempo, quando son diventata madre, un gioco da vivere insieme a mio figlio. Per farlo mangiare, per farlo lavare, per fargli fare tutte quelle cose che di solito i bambini cercano accuratamente di evitare. Così nacque la favola della Gallina Guendalina e tante altre.
Hai detto che inizialmente da bambina scrivevi poesie e racconti. Cosa o chi ti ispirava e che temi trattavi in queste opere?
RISPOSTA:
Si, erano poesie che chiedevano, anzi, urlavano domande, senza emettere alcun suono, o davano risposte, ma anche queste non avevano alcun suono, se non le emozioni. I temi erano legati agli avvenimenti che vivevo, e potevano toccare terribili accuse come pensieri nobili. Ovviamente le prime erano rivolte alle cose che non potevo spiegarmi, e le seconde si riferivano a quando pensavo di averlo capito, o forse mi davo solo una ragione per crederlo. I miei genitori si son separati quando avevo solo dieci anni, e la situazione era davvero pesante. Avevo e ho tutt’ora una sorella più grande con un problema di autismo, una madre che è sempre stata più che assente, che ha sempre scaricato i suoi doveri (principalmente quelli legati a mia sorella) sulle mie spalle. E un padre che tanto era buono da risultare ai miei occhi un debole, e che solo crescendo, ho imparato a vedere realmente, come la persona più forte che abbia mai conosciuto. Guardando lui, ho capito la sottile differenza che c’era tra il re-agire e l’agire, ma per arrivare a questa comprensione, tanta carta è stata scritta e messa in un cassetto. I temi, erano di carattere esistenziale, ma abbracciava tutto l’amore del mondo, quello che sentivo mi mancava, quello che credevo di dovermi prendere con la forza, e invece ho imparato a trovare dentro a piccoli gesti e altrettanti piccole cose ovunque attorno a me, a partire da me.
Poi sono arrivati dei momenti difficili come capita a chiunque e hai trovato nella scrittura un tuo rifugio, oltre che un'occasione per conoscere meglio te stessa e ritrovare delle similitudini importanti. Ce ne vuoi parlare?
RISPOSTA:
Credo di aver risposto sopra a questa domanda. Ma sì, i momenti difficili a mio parere ci indicano sempre non solo chi siamo, ma anche dove stiamo andando. I momenti difficili è vero, “capitano” a tutti, ma ciò che ne facciamo, di quei momenti, parlano più forte di mille discorsi, reggono il peso delle ragioni più ovvie, può migliorarci o lasciarci indietro. Ho imparato che il mondo non ci dà sofferenze gratuite, ma solo esperienze che hanno come scopo quello di renderci più completi. Reagire significa restare indietro, agire significa andare avanti, affrontare il problema al meglio delle nostre possibilità, e questo ci fa indubbiamente scoprire quanto ancora siamo in grado di affrontare, perché solo attraverso i momenti difficili siamo chiamati a superarci, e una volta fatto… capiamo che era solo qualcosa di cui avevamo bisogno per crescere personalmente. La scrittura mi ha insegnato l’introspezione personale, un modo che a volte paragono ad uno specchio, e a distanza di anni, torno a leggere quelle pagine, mi fanno vedere quanta strada ho percorso, quante cose ho superato, cambiato, imparato, e mi dà speranza, perché so che affronterò ancora momenti difficili, ma sarà sempre più facile della volta precedente. Sì, son convinta, per quanto mi riguarda che le esperienze son tutte preziose, che bene e male sono solo una concezione mentale che abbiamo acquisito, e a volte ci impediamo una prospettiva più ampia, una possibilità in più, un motivo più grande per diventare responsabili di noi stessi.
Cosa tratti esattamente nella tua opera "Aladino. Un viaggio iniziatico"?
RISPOSTA:
La ricerca che accomuna ogni individuo, il senso più elevato di noi stessi, quella incessante ricerca che da sempre muove i passi dell’individuo su questa terra. Un percorso iniziatico, che sebbene sembri solo una favola, è in verità una questione molto seria; tutti, in ogni epoca, anche oggi, in questo preciso istante, cerchiamo qualcosa di più elevato. Lo cerchiamo nelle persone che ci vivono a fianco da una vita, e dimentichiamo di guardarle realmente per quel che sono. Idealizziamo gli altri o li accusiamo se non rispondono alle nostre aspettative. Il mio Aladino, non è poi mio, ma nostro, Disney ce lo ha formulato per quel che conosciamo ed è. L’originale, che si trova nelle pagine della raccolta “Le Mille e una Notte” è totalmente differente, poco e nulla se non qualche accenno, ( i due personaggi principali, Jaafar e Aladino, ma le due versioni non combaciano). Così mi son accorta che non solo questa favola rivela il viaggio, ma ci dice da dove inizia, quali sono i pericoli, ma anche la ricompensa che porta in se. Un viaggio che è aperto a tutti, ma che deve essere deciso e voluto consapevolmente, un po' come la pillola rossa di Matrix… Scegliere è la chiave! Leggere fra le righe delle favole, è sempre stato per me una sfida bella e buona, e questa volta ho voluto con tutto il cuore condividerlo con un grande pubblico. Gli amici sono una benedizione, ma non sempre realisti, mi sono lanciata in quest’avventura senza paracadute. Ciò che mi dicono a volte mi sembra più di circostanza, o paura di ferire, lo posso apprezzare con tutto il cuore, ma sono consapevole che non mi fa crescere, ne migliorare. D’altra parte un pubblico di questo genere (pubblicando), mi darà sicuramente da riflettere, da osservare, in sostanza, “cibo per la mente”. Non so chi leggerà ne come lo interpreterà, sarà come lanciarmi nel vuoto, sconosciuto, ed è ciò che mi occorre per crescere, in un verso o in un altro, qui ci sarà la verità, non la mia, ma la verità! E mi sono accorta che mentre chi lo leggerà potrà prenderlo come meglio desidera, e nessuno è chiamato a fare ciò che dico, io, sono chiamata a “fare “ ciò che scrivo. Quindi non so dove tutto questo potrà portarmi, ma l’eccitazione di scoprirlo mi permette di fare un altro passo, uno dopo l’altro per vederlo ma soprattutto per viverlo. Per questa ragione ho creato anche un indirizzo di posta elettronica, perché non vedo l’ora di commentare i vari punti di vista che ogni individuo vorrà portare alla mia attenzione.
Infine, raccontaci un tuo desiderio. Cosa chiederesti tu al Genio della lampada?
RISPOSTA:
Chi leggerà questo libro si accorgerà che ha già tutto, che il Genio rappresenta qualcosa che già gli appartiene. Chi è il “Genio”? Cosa chiederei al mio Genio? Leggetemi e scoprirete cosa chiederei, e forse, è la stessa cosa che voi chiedereste.
Grazie e segnaliamo il blog di Meris all'indirizzo:
www.viaggio-iniziatico.blogspot.it nel quale è possibile anche acquistare l'eBook della sua opera.
Tiziana Iaccarino