In tutti i prodotti seriali della televisione ci sono elementi fissi (ad esempio i personaggi) in situazioni di volta in volta diverse, grazie all’inserimento di modifiche e varianti, che modulano in maniera apparentemente differente l’andamento narrativo.
Serial indica una forma di racconto sviluppata in puntate successive. Ogni segmento occupa un posto preciso nella sequenza temporale della narrazione, ed è direttamente concatenato ai segmenti che lo precedono e lo seguono; pertanto le puntate di un serial non possono essere trasmesse in disordine. Nel serial è sempre presente il tema della saga familiare, con l’accento posto sulla dimensione emotivo-affettiva. Al serial appartengono i due macrogeneri della telenovela e della soap opera, diversi non solo per provenienza geografica, ma anche perché, mentre la soap è aperta, cioè non prevede una risoluzione definitiva, la telenovela è chiusa, cioè procede verso una conclusione del racconto. Un esempio di soap opera è Beautiful, mentre Terra nostra è una telenovela.
La serie, invece, è caratterizzata da una collana di episodi chiusi, cioè da una successione di segmenti narrativi autonomi e indipendenti, ciascuno dei quali presenta, dal punto di vista drammaturgico, uno sviluppo in tre atti: premessa, sviluppo, conclusione. Gli episodi sono tenuti insieme dalla presenza di uno o più personaggi fissi che agiscono in situazioni sempre diverse, ma che non cambiano, perché ogni episodio riporta di volta in volta l’universo rappresentato al punto di partenza, per ripartire e di nuovo ritornare. I personaggi non mutano e non invecchiano, se non nelle sembianze degli interpreti. Un esempio di serie è Don Matteo.
La situation comedy, o più brevemente sit-com, è una serie a episodi corti, di durata standard intorno alla mezz’ora. In questo breve tempo si avvia e si conclude la messa in scena di una “commedia di situazione”, che coinvolge un gruppo di personaggi fissi, ripresi in uno o più ambienti egualmente fissi. Le situazioni possono essere diverse, e di norma si inscrivono nella sfera delle relazioni interpersonali – tra familiari, amici, colleghi di lavoro – complicate e vivacizzate da motivi di contrasto e collisione fra caratteri, ruoli, sessi, generazioni, classi, razze, da cui scaturiscono spunti umoristici ed effetti di comicità. La sit-com ha uno schema teatrale: i movimenti di macchina sono limitati, ha una sola location in interni, e tutto è basato sulle schermaglie verbali. Un esempio di sit-com è Love bugs.
Rispetto a questa classificazione, negli anni ’90 si è assistito a una progressiva ibridizzazione dei generi serie e serial. Uno dei frutti di questa commistione è la cosiddetta “serie all’italiana”. In essa c’è sempre “il caso” dell’episodio portato a conclusione, e talvolta più d’uno, ma in aggiunta c’è una sorta di cornice, che si prolunga attraverso più episodi.
La lunga serialità è uno dei prodotti più forti del palinsesto televisivo perché offre la possibilità di realizzare due dei suoi obiettivi fondamentali:
- la massimizzazione dell’audience;
- la fidelizzazione del pubblico
grazie soprattutto alla maggior carica affettiva implicata nel suo consumo e alla creazione di appuntamenti certi, ripetuti, consolidati e affidabili. Una situazione ideale, quindi, per vendere spazi pubblicitari. I dati d’ascolto testimoniano l’indubbia capacità delle serie di creare e rafforzare un pubblico fedele, creando un appuntamento rituale che gli spettatori ritrovano puntata dopo puntata. Strutturale alla serie è infatti il coniugare novità e continuità: se il pubblico ha dimostrato di amare una serie, si aspetta di ritrovare gli stessi personaggi e atmosfere, ma all’interno di storie e situazioni sempre nuove.
Cinzia Crinò