Canone RAI: tanto rumore per niente
Canone RAI: tanto rumore per niente
Il Governo smentisce in merito alla possibilità di attingere dalle bollette delle utenze elettriche per il pagamento del Canone RAI da cui trarre i famosi 80 euro promessi in busta paga.
Se inizialmente si era pensato ch sarebbe accaduto, cioè che ogni capofamiglia dovesse pagare una rata Canone RAI da suddividere tra servizio e tributo in Bilancio di Governo, invece le smentite sono pervenute proprio dal Governo.

Ecco allora che una novità mal recepita come quella proposta non era la reale proposta fatta. Lo scopo della campagna contro l'abuso dell'utilizzo dell'apparecchio non sarò applicata a tappeto, ma avrà una formulazione diversa.

Quello ch non è ancora chiaro da capire è come mai, dopo oltre 60 anni di Radiotelevisione Italiana, non si sia ancora deciso di far stipulare il contratto con RAI al momento dell'acquisto del mezzo televisivo, salva la possibilità di dimostrare un contratto pre-esistente di sostituzione del mezzo ovvero la destinazione dell'apparecchio fuori confine.

Poco conta infatti se si tratta di un regalo o di un acquisto personale, ma di fatto l'unico modo concreto per sfuggire al pericolo dell'evasione fiscale del Canone RAI è l'applicazione del pre-contratto all'atto dell'acquisto del mezzo TV, non ci vorrebbe molto.
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