La fibra del cotone è costituita da cellulosa quasi pura (95%). Il valore di un cotone è tanto maggiore quanto più lunghe sono le fibre (fino a 4 cm): la lunghezza, infatti, rappresenta una delle proprietà più importanti, poiché da essa dipende la grossezza (titolo) del filato
ottenibile (quanto maggiore è la lunghezza delle fibre, tanto più sottile e più pregiato il filato che si può ottenere).
Altre proprietà indice di qualità del cotone sono la finezza, che è un carattere molto importante, perché da essa dipende il numero di fibre contenute nella sezione di un filato e, conseguentemente, la
resistenza del filato stesso.
I cotoni presenti in commercio vengono generalmente classificati come segue:
• cotone Sea Island: prodotto in America settentrionale, è ritenuto il cotone di qualità più elevata.
• cotone Egiziano: noto con il nome di Makò;
• cotone Americano: noto con il nome di Upland,
• cotoni Indiani (Madras, Surat): hanno fibre più corte e sono in genere di qualità scadente. I
il cotone è molto resistente alla bollitura e alla stiratura (resta inalterato fino a 100°C), ha un alto potere di assorbimento dell’umidità e favorisce la dispersione del calore corporeo.
Fra i difetti troviamo la scarsa elasticità, un alto grado di restringibilità e una certa sgualcibilità.
I tessuti di cotone sono largamente utilizzati nel campo dell’abbigliamento e dell’arredamento.
Tra i tanti impieghi ricordiamo:
● il denim, utilizzato per i jeans;
● il fustagno, adatto per indumenti da lavoro;
● la spugna, utilizzata per gli asciugamani.