Il burkini è molto di più di un vestito che serve alle donne musulmane per poter fare sport, andare al mare e andare in piscina, se ci pensate bene è un vestito nuovo, un modello che non c’era nelle nostre passerelle e nei nostri negozi e che invece adesso esiste. Non è una creazione voluta solo dal mercato del consumo, bensì un vestito tradizionale, niente meno e niente più di un kilt che diventa gonnellino alla scozzese. Si tratta di un taglio che può essere interpretato per diventare un modello che si può benissimo portare anche se non si è di religione musulmana, insomma un nuovo vestito per i nostri armadi.
Fantastico no? Sono così poche le vere e proprie novità in fatto di moda, che quando qualcosa di realmente differente spunta all’orizzonte è più facile vederne i lati limitanti, nascondendone invece le potenzialità.
I modelli di “burkini” che si trovano già in commercio sono di diversi tipi: certo alcuni sono molto seriosi, di colore scuro o poco adatti alle giovani che hanno intenzione di provare a confrontarsi con un modello alternativo, ma alcuni altri modelli, al contrario, sono davvero belli, hanno un grande fascino, sono molto colorati e molto adatti anche alle ragazze europee che non hanno paura di giocare con la moda.
Non si tratta di un abito “di categoria” non è cioè il tipico vestito che scivola nella banalità, è molto elegante, per portarlo serve avere un certo amore per le cose belle ma delicate, però si adatta perfettamente a momenti di svago all’aria aperta, sostituendo il modello maglietta e cappellino, camicia e foulard.
Il burkini altro non è se non un abito che copre il tronco e che arriva fino a metà coscia, più o meno, con un cappuccio incorporato che serve per proteggere dal vento e dal sole.
Si porta con la pantacalze, ma sta bene anche con il costume, con i pantaloncini o con i jeans. Ancora non è comparso sulle passerelle del pret e porter, ma di certo, vista la tendenza a comparire nei negozi di abbigliamento sportivo e nei negozi di abbigliamento casual sarà a breve anche una delle presenze fisse della moda europea.
In Francia e in Turchia la moda impazza, il modello più venduto ha un prezzo che si aggira sui 100 euro, si tratta di un modello che è la fortuna della sua stilista: la libanese Aheda Zaneti stilista, deve la sua fortuna imprenditoriale a questa originale idea di creare un modello indispensabile prima di tutto alle donne marocchine e musulmane che desiderano recarsi in piscina o al mare, ma anche un modello versatile che è indossabile da tutti in Europa.
Le richieste, dopo la prima ondata di interesse francese e turca, arrivano anche dagli altri paesi europei, si pensi che il primo negozio che ha importato questo modello in Italia è un negozio di Milano, si tratta di una libreria per la cronaca. Per chi invece avesse voglia di avere il suo burkini e non riuscisse a farselo importare direttamente dai paesi in cui viene prodotto rimane la strada di internet o della sarta, facendo felice in questo ultimo caso una categoria di artigiano che nella moda del consumismo è andata perdendo la sua professione, appunto il sarto.