Si chiama Solo ma forse non è il nome adatto a lui.
In pochi mesi di vita, infatti, ha ricevuto tante attenzioni, troppe direi, che avrebbero potuto minare la sua vita.
Si tratta di un cucciolo di cane, letteralmente rapito da alcune scimmie, le “red monkeys” che abitano in quella zona, a Giuba, in Sudan, ovviamente non con cattive intenzioni ma con l’intento di farne il loro “cucciolo personale”, da coccolare ed accudire.
Sembra una storia destinata ad un lieto fine, sia perché ricorda quella di Mowgli o di Tarzan, con Solo che fa la loro parte, sia perché l’immagine di una scimmia che si prende cura di un cagnolino suscita tenerezza.
La particolarità rischiosa è che questo tipi di scimmie vive sugli alberi, per loro habitat naturale, ma per i cani, soprattutto se piccoli, no. Per questo, appena è stato avvistato da Nicky, la manager di un resort alle porte della città, è stato portato al sicuro ed ora vive in compagnia della sua nuova padrona “umana” e degli animali che popolano l’Acacia Village di Giuba.
Si può vedere Solo che gioca con le antilopi nane o con Koko, un’altra scimmia, questa volta senza intenzioni “bellicose” ma che si comporta come fratello maggiore, a volte protettivo, a volte geloso. Ma, nel frattempo, Solo sta crescendo e può rispondere alle coccole irruenti della scimmia o decidere se provare a “sgranocchiare” il braccio di Nicky, la sua padrona.