La seta viene prodotta da un insetto, il baco della seta.
Le due ghiandole della seta contengono una materia pastosa (seta liquida) composta principalmente di due sostanze: la fibroina
e la sericina; quest’ultima è gommosa e tiene uniti i filamenti.
Le ghiandole confluiscono in un unico canaletto escretore che comunica all’esterno.
Il baco, con il movimento ondulatorio della testa, provoca l’uscita della sostanza serica che, a contatto dell’aria, solidifica: la
bava è formata di due fili saldamente uniti tra loro.
Il baco tesse il suo bozzolo in 3 o 4 giorni: i bozzoli hanno caratteristiche assai diverse a seconda delle razze ma, in media, la
lunghezza del filo è compresa tra i 500 e 1500 metri.
• Racchiuso nel bozzolo il baco si trasforma in crisalide di forma tozza e di consistenza coriacea. Dopo 15 giorni circa la crisalide si trasforma in farfalla e, dopo averlo forato, esce dal bozzolo.
Negli allevamenti, però, i bozzoli vengono raccolti dopo una sola settimana, per impedire che la crisalide trasformata in farfalla
fori il bozzolo.
I bozzoli raccolti vengono messi in una stufa a 70°C, e in questo modo le crisalidi muoiono.
Dopo viene fatta una scelta in base alla grandezza, la forma e il colore, e si separano gli scarti. A questo punto i bozzoli sono
pronti per la trattura.