Il condizionamento è un'importante corrente psicologica.
In particolare col termine condizionamento si è soliti indicare il meccanismo in base al quale si crea un’associazione tra uno stimolo neutro, ad esempio un suono, con una risposta non correlata direttamente, come paura o pianto.
L’esperimento si riferisce agli studi di Pavlov (1849-1946), fisiologo russo che, partendo dalla regolazione delle ghiandole digestive, ha individuato il meccanismo del condizionamento classico, attraverso l’analisi approfondita del fenomeno della secrezione psichica: alla sola vista del cibo, le ghiandole del cane iniziano a funzionare, ma la secrezione terminava una volta sottratto lo stimolo visivo. Negli esperimenti di Pavlov, infatti, al suono del campanello, cui segue la presenza del cibo, si attiva la salivazione del cane, come risposta condizionata al solo suono. La salivazione sarebbe, dunque, una risposta incondizionata al cibo stesso, stimolo diretto o naturale, ma non al campanello, indipendentemente dalla presenza reale della carne all’interno del setting sperimentale.
Tra i principali esponenti storici del comportamentismo è necessario citare Skinner, a cui è riconosciuta la paternità del principio di condizionamento operante. Skinner individua nel rinforzo un elemento utile da aggiungere al comportamento agito. Per questo, se alla risposta segue un rinforzo specifico, questa risposta si presenterà con una frequenza sempre maggiore, invertendo gli assunti di Pavlov: lo stimolo precedeva la risposta. Secondo Skinner, dunque, il comportamento si distingue tra rispondente, appreso per condizionamento classico o operante, la cui occorrenza dipende dal tipo di rinforzo ricevuto dall’organismo.