Il Cinghiale
Il Cinghiale
E’ un ungulato artiodattilo, famiglia Suidi, genere Suus e specie S. scrofa. E’ differente dal maiale perché il nostro maiale e il Suus scrofa domesticus.
Il genere suus annovera tre specie, il Suus scrofa in Europa Asia, Africa e Nord America; nel Sud- Est asiatico abbiamo il Suus verrucosus (cinghiale di Giava) ed in Malesia occidentale abbiamo il Suus barbatus (cinghiale barbato). Gli ultimi due sono presenti in Italia principalmente per scopi ornamentali, sia nei giardini zoologici, sia come animali da compagnia.


Morfologia: il cinghiale ha un corpo massiccio compatto e disarmonico; ha una testa grande con orecchie erette a differenza di alcuni maiali che invece ce l’hanno basse; ha occhi piccoli, naso che termina con il grugno poderoso che gli da la possibilità di avere un olfatto finissimo; nel maschio, più che nella femmina sono presenti delle zanne che sono il trofeo più ambito da parte dei cacciatori; il corpo e ricoperto da crini che sono setole al di sotto delle quali esiste una peluria che si chiama borra; il collo e poco marcato quindi la differenza tra testa e collo e difficile da evidenziare; la coda non e molto lunga ma e dritta a differenza del maiale che invece ce l’ha attorcigliata e finisce con dei crini anch’essa e viene chiamato “nappo” o “fiocco”; le zampe sono fini ma molto robuste e terminano con due dita, terzo e quarto in quelle anteriori, posteriormente il secondo ed il quinto, qui sono presenti le dita accessorie che si riscontreranno nelle impronte.
Ha una lunghezza di un metro e dieci fino ad un metro e settanta ed un peso che varia dai 70kg nella femmina, fino ad arrivare nei 150kg nel maschio; questi dati tuttavia sono dati medi che non rappresentano il cinghiale autoctono Italiano, l’unico cinghiale autoctono Italiano riconosciuto e il cosi detto cinghiale maremmano. In Italia quest’animale e stato completamente distrutto nel periodo bellico della seconda guerra mondiale e mano a mano e stato reintrodotto con cinghiali dell’Est Europa e che sono stati introdotti
in Italia ai fini venatori e riproduttivi intorno agli anni 60 – 70. Oggi e considerato animale
invasivo.
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