Osservando profondamente Il Castoro scopriamo il lui se nasci sentimenti affettivi. Durante la sua vita che si aggira sui 10 anni è sempre guidato da uno spiccato senso familiare ed è commovente vedere con quanto amore la madre tiene raccolti tra le zampe anteriori i suoi figliolini. . I piccoli hanno un vagito simile a quello dei bambini appena nati giocano tra di loro facendo simile dispetti e molte volte devono essere sgridati per le loro marachelle dalla mamma, che provvede a punirli con una specie di sculacciamento mentre quelli alzano grida di proteste. Se vengono catturati da piccoli si affeziona a chi a cura di loro accolgono il cibo con flebili velati di contentezza rotolandosi per terra con ridicole manifestazioni di gioia. Ma man mano che crescono diventano pericolosi e difficilmente si possono addomesticare. Quando vivono in cattività molte volte sono presi dalla malinconia per i luoghi grandiosi e selvaggi dove erano liberi e felici. Ma basta offrire loro una mela di cui sono ghiottissima perché un lampo di gioia appaia nei loro vispi occhietti ed affondano i denti aguzzi nella polpa del frutto offerto. L'affetto che lega questi animaletti tra loro è commovente. Quando i piccoli sono già abbastanza robusti per seguire i genitori la madre li conduce a spasso per i boschi insegna loro a tagliare la legna e portare provviste alla tana e con una mimica graziosa ed efficace far distinguere i vari pericoli e il primo fra tutti e quello dei cani da pastori che danno loro la caccia fiutando il particolare odore che questi animali emanano da ghiandole poste sotto la coda.