Spesso e volentieri, quando si pensa alla
perdita totale o parziale dell'udito, la mente va subito a delle persone molto in avanti con gli anni. Delle persone che, oltre ai loro acciacchi, sono costrette a portare degli scomodi
apparecchi acustici piuttosto datati, in sostanza l'antitesi di prodotti più moderni, funzionali e tecnologici come ad esempio
Widex Moment, per sentire un minimo di suoni.
Ecco, in effetti è un'immagine abbastanza tipica e tutto sommato relativamente veritiera, ma si tratta comunque di un quadro incompleto della situazione. I problemi all'udito possono anche verificarsi durante l'
infanzia e ci sono molte altre problematiche connesse, potremmo citare l'acufene giusto per dirne una, come
ampiamente dimostrato dall'Istituto Superiore di Sanità.
È dunque possibile prendersi cura del proprio udito per conservarlo nella maniera più integra possibile fino ad un'età più avanzata? Non preoccupatevi perché la risposta è sì, ma cerchiamo di andare avanti con un po' di ordine.
I principali problemi all'udito e le relative cause
Cominciamo con il dire che ci sono
quattro livelli di perdita dell'udito. Essa infatti può essere
leggera (nulla di cui preoccuparsi),
moderata, severa e profonda (qui la sordità è pressoché totale) e ad essa
si accompagnano anche altri sintomi quali tendenza ad isolarsi per paura del giudizio degli altri, irascibilità a causa della propria condizione e demenza senile in età più avanzata.
Una ulteriore distinzione riguarda poi se tale problematica riguarda un solo orecchio (
monolaterale) o tutti e due (
bilaterale).
Prima di arrivare a questi livelli, però, quando si comincia a perdere l'udito da un orecchio quello che bisogna fare innanzitutto è
verificare se è una situazione temporanea o meno. Se è temporanea allora vuol dire che può dipendere dal timpano perforato, da un tappo di cerume, dalla malattia di Méniére, da una infezione o da qualcos'altro che blocca il “passaggio” dei suoni.
Una
perdita graduale dell'udito può invece dipendere da un accumulo di fluidi, di pelle o da una crescita ossea anomala, ma anche in questo caso si è sempre nella “safe zone” se si prende la cosa per tempo.
Tra le
cause maggiori che determinano dei problemi all'udito possiamo trovare in primis una esposizione prolungata a suoni molto forti, magari senza indossare delle apposite protezioni, alla quale seguono altri fattori come l'età, le tare genetiche ereditate dai genitori, le malattie contratte come la meningite o il morbillo e l'assunzione di farmaci ototossici.
Insomma, come si può evincere,
la situazione può presentarsi in maniera più complicata e sfaccettata rispetto a quanto si può inizialmente pensare.
I principali rimedi
Naturalmente il primo è la
prevenzione che consiste nell'utilizzo di apposite
protezioni, tappi o cuffie isolanti, e nella
vaccinazione dei bambini da malattie come rosolia, meningite o morbillo.
La
prevenzione si riverbera poi anche sul monitoraggio della salute delle madri, sui controlli regolari, sull'uso di farmaci ototossici solo quando prescritti dal medico curante e così via.
“Sopra al cittadino” le
istituzioni pubbliche e gli
organi internazionali, come ad esempio l'Organizzazione Mondiale della Sanità, promuovono poi tali misure di prevenzione anche grazie a delle apposite campagne per favorire l'uso degli apparecchi acustici.