Vi sentite stanche, giù di corda ? Ora cerchiamo di venirivi in aiuto con i “cinque tibetani”: gli esercizi made in Himalaya, che fermano il tempo, danno forza e flessibilità e ti fanno sentire rilassata.
Dove stia il loro segreto, nessuno lo sa. Ma chi li prova, ne viene subito catturato.
Per ottenere più benefici concentrati sul respiro, che in questo caso va così: devi inspirare in fase di contrazione ed espirare in distensione. Segui la sequenza di due volta alla settimana facendo sette ripetizione per ogni esercizio.
Poi, aumenta di due ogni sette giorni, fino a 21.
1. IN PIEDI: Con le braccia aperte in orizzontale e i palmi rivolti verso il basso, gira (sette volte) su te stessa in senso orario a una velocità che non ti dia nausea. Tieni lo sguardo sempre diritto davanti a te. Infine, da ferma e a occhi chiusi, unisci la mani al petto.
2. SDRAIATA: Con la schiena bene aderente a terra e i palmi delle mani verso il pavimento, solleva la testa e porta il mento verso il petto. Poi, alza le gambe in verticale, con le ginocchia dritte e i piedi a martello. Lentamente, riabbassa la testa e le gambe.
3. IN GINOCCHIO: Con le gambe parallele e un po’ divaricate 8le punte dei piedi a terra) e le mani sul sedere, piega la testa in avanti. Quindi spostala all’indietro, arcuando la spina dorsale (usa la spinta delle mani per aiutarti). Alla fine, torna alla posizione iniziale.
4. SEDUTA: Tieni il busto dritto, le gambe divaricate di circa 30 cm e i palmi delle mani vicino al sedere. Porta la testa verso il petto, poi falla ricadere all’indietro mentre sollevi il bacino, estendendo le braccia (le ginocchia restano piegate).Trattieni il respiro, espira quando scendi.
5. A PANCIA IN GIU’: Appoggiati sui palmi delle mani e sulle punte dei piedi, divaricate di circa mezzo metro, con le braccia e le gambe dritte. Spingi il sedere verso l’alto, come per formare una V rovesciata col corpo, portando la testa più indietro che puoi. Quindi, torna giù.