Come tante altre mode alimentari, anche questa del gluten-free ossia dei cibi senza glutine, arriva ancora una volta da Hollywood, costruita probabilmente sulla forza evocativa della parola “free” (che erroneamente induce a pensare ad un alimento migliore solo perché privato di un determinato ingrediente, mentre ciò non significa necessariamente più salutare) e fortemente sostenuta anche dai media e dalla pubblicità.
A quanto pare, tutti si sono dati alla ricerca di questi prodotti per celiaci, adatti quindi principalmente per chi non è in grado di assorbire questa proteina, tanto la gente comune quanto anche le celebrities  d’oltreoceano che fungono da cassa di risonanza, e anche il giro di affari è aumentato vertiginosamente, nonostante questi siano cibi ben specifici che tendono a costare un po’ in più.
Eppure, i ricercatori di una nota Università italiana hanno affermato che il glutine non costituisce affatto un nemico per la nostra dieta alimentare e anzi privarsene senza avere effettivamente problemi di celiachia non è una scelta saggia; questo ingrediente è importante proprio perché dà fragranza al pane e la giusta consistenza alla pasta, e non c’entra proprio niente con il nostro voler mangiare sano.
Di conseguenza non ci sono ragioni particolari per cui vale davvero la pena di scegliere prodotti senza glutine, tutto sommato anche meno buoni sul fronte del gusto.