La pianta del sambuco è appresa fin dall’antichità per le sue caratteristica antireumatiche, sudorifere, diuretiche, lassative, antibatteriche e antivirali.
I fiori  contengono triterpeni, flavonoidi e acidi fenolici, piccole quantità di minerali, steroli, mucillagini, pectine, proteine, acido linoleico e oli volatili.
Attenzione, però, che comprendono anche alcaloidi virtualmente tossici quindi è preferibile cucinarli, o mettere a bagno in acqua bollente.
I benefici dello sciroppo di sambuco sono molteplici; rinforza il sistema immunitario grazie ai bioflavonoidi, contribuisce a ridurre i sintomi influenzali ed è un diuretico e depuratore dell’organismo.
Il gusto dello sciroppo è dolce, fresco e profumato; quello del succo è simile al gusto del mirtillo con una nota lievemente più acidognola.
Lo sciroppo di sambuco è usato anche per la dieta, infatti placa l’appetito, principalmente quando la fame è di origine nervosa.
Se volete usare lo sciroppo ai fiori di sambuco per dimagrire, drenare e depurarvi potete utilizzarlo in 2 modi:
1. per un digiuno disintossicante di una giornata allungando 250 ml di sciroppo in 3 litri d’acqua da bere nella giornata.
2. per un periodo di 5 giorni abbinato ad un’alimentazione sana, usufruendo lo sciroppo di fiori insieme al succo ottenuto dalle bacche ben mature. Vanno diluiti in acqua tiepida o fredda (2 cucchiai di sciroppo e 2 cucchiai di succo in 250 ml) e bevuto mezz’ora prima dei pasti o alla comparsa della fame.
Fate attenzione, le bacche devono essere mature se no sono tossiche e un sovrabbondante consumo potrebbe causare anche nausea, vomito e dolori addominali.
La differenza tra sciroppo e succo di sambuco dipende proprio dalla parte di pianta utilizzata, il succo di sambuco è ottenuto dalle bacche nere ben mature, lo sciroppo si ottiene dalla maceracione dei fiori.