Vorrei essere croce
A mia figlia Scilla
Vorrei essere croce
fra le tue braccia
e percorrere
fino in fondo
con te
il Cammino che ci è dato.
Vorrei che tu
-croce della mia croce-
baciassi le mie stimmate
cicatrici dell’Anima immensa
che invoca il cielo.
Vorrei essere croce
fra le tue braccia
e piangere
tra gli ulivi incandescenti
il nostro essere donne.
Fausta Genziana Le Piane, Incontri con Medusa, Calabria Letteraria Editrice, 2000
A mia figlia
Non conosco né il giorno né l’ora
In cui hai lasciato la mia mano.
Fausta Genziana Le Piane, Ostaggio della vallata, Tracce Edizioni, 2014