Una delle poesie più conosciute di Pedro Salinas così recita: 
Il modo tuo d'amare
È lasciare che io ti ami.
Il si con cui ti abbandoni
È il silenzio. I tuoi baci
Sono offrirmi le labbra
Perché io le baci.
Mai parole o abbracci
Mi diranno che esistevi
E mi hai amato: mai.
Me lo dicono fogli bianchi,
mappe, telefoni, presagi,
tu, no.
E sto abbracciato a te
Senza chiederti nulla, per timore
Che non sia vero
Che tu vivi e mi ami.
E sto abbracciato a te
Senza guardare e senza toccarti.
Non debba mai scoprire
Con domande, con carezze,
quella solitudine immensa
d'amarti solo io.

E proprio nella solitudine immensa di amare da soli si scopre la necessità di attaccarsi agli altri, di scontrarsi frontalmente contro l'ostacolo più grande e la paura più inconfessabile: non riuscire a capire fino a che punto sia giusto andare. Non riuscire a farsene una ragione e alimentare sempre la speranza che le cose domani saranno diverse. Difficilmente le cose potranno cambiare e allora bisognerà esplorare se stessi e la propria anima perché la solitudine non ci divori, perché noi per primi dobbiamo rispettare noi stessi e salvarci dal male di non essere abbastanza. Non esiste il sentirsi sbagliati, esiste il voler essere diversi da ciò che si è, ma questo provoca una contraddizione che non viene retta. Non si può mentire a se stessi e, soprattutto, ciascuno merita di essere amato esattamente per ciò che è e non per ciò che il partner si aspetta da lui.


Ph. Internet