Quando ogni giorno gli sguardi sempre più insistenti,silenziosi,,fissano il tuo bene più prezioso,muori anche tu ogni giorno di più .Vorresti fare, dire, pensare molto di più ma la forza della natura ti scaglia contro un muro di gomma, quello delle frasi mai dette,quello dei pensieri mai confessati, quello delle domande palesi negli occhi della gente!
Ma una mamma lo sa.Sa cosa si prova quando tiene strette quelle esili manine e accompagna il suo bene più prezioso su e giù per dei gradini che diventano insormontabili.
Sfidare la forza della natura e accompagnare il tuo cucciolo pari passo sull’erba sdrammatizzando ogni volta inciampi sul terriccio tanto banale quanto fatale.
Ma una mamma sa cosa si prova dentro l’anima nell’atroce constatazione dell’impossibilità del non poter fare di più,nell’udire frasi involontariamente storpiate, ma ridette con immenso e paziente amore e smorzare all’improvviso la sensazione ,dolce quasi accattivante e decapitare l’entusiasmo iniziale nel percepire a chiare lettere cubitali l’umiliazione negli occhi del tuo gioiello.Piangere forse allora servirà per scavare maggiormente i tuoi occhi scarni, pregare forse servirà per mantenere vivo il tuo fardello, ma per combattere contro quale muro questa volta? Forse quello della tua fede!…
Ma una mamma lo sa quanto calore può dare un sorriso sincero,più di mille candele accese. Angelo mio, se i tuoi movimenti sono or goffi or incerti i tuoi occhi emanano un’antica saggezza e l’accettazione del tuo limite ricalca su di me un’indicibile forza!
La profondità delle tue carezze spezzate da involontari movimenti bruschi diventano or lente e perfette e ricordano brezze di venti orientali or caldi ed avvolgenti or fredde pungenti.
La sensibilità del tuo animo accarezza le dune scoscese dei miei instabili umori e accompagna soavemente il ritmo incalzante dei miei pensieri,regalandomi sprazzi di coraggiose virtù…
La profondità del tuo messaggio è similare alle onde del mare, lente perpetue, dinamiche, improvvise, incisive.
Sei come sei, un essere consapevole di esserlo, cosa può volere di più una madre?Dove il limite tra il dovuto si confonde con l’anormale possibile.
Quando ancora una volta lo sguardo tagliente della gente ti fisserà per penetrarti sino in fondo all’intima cellula sana e falsarla, regalandoti un ennesimo patire il lento perpetuo e inesorabile passare del tempo perpetuerà l’atroce epilogo, allora ancora una volta gioiello mio,attraverseremo quel lungo viale alberato,insieme per l’ultima volta e saremo finalmente felice.Là dove nessuno più ti fisserà con gli occhi taglienti!
Là dove tutto il bene ci sarà concesso! Solo allora tutti vedranno le tue labbra finalmente ridere e i miei occhi veramente sorridere .Là dove tutti vedranno le tue labbra finalmente ridere e i miei occhi veramente sorridere.Là dove tutti potranno un giorno gustare il tuo bene più profondo,ma solo se nell’infinita Bontà Divina non arriveranno mai gli occhi taglienti!…