Educazione dei bambini: meglio una serra che la Play Station
I bambini amano giocare in aperta campagna, preferiscono nel 60% dei casi stare all’aperto piuttosto che chiudersi in casa davanti a un monitor. A stabilirlo è un sondaggio, curato dalla Coldiretti, che ha promosso delle lezioni interattive con i bambini delle scuole elementari e delle scuole medie del Comune di Milano.
L’esperimento è di vasta portata, il risultato interpretato dagli specialisti è estremamente interessante. I bambini sono stati invitati a partecipare a una lezione interattiva, in cui è stato loro permesso di giocare in una azienda agricola, imitando la vita del contadino, zappando e vangando la terra, entrando in diretto contatto con le sementi, le piante e l’acqua.
Il risultato dell’esperimento è in netto contrasto con la tendenza del bambino europeo medio, che spesso, secondo quanto riportano i rotocalchi e dalle statistiche ufficiali, fatica a riconoscere le piante e non sa esattamente come si producono ortaggi e frutta.
Le lezioni interattive promosse dalla Coldiretti hanno invece dimostrato che i bambini sono molto interessati a come si producono i vegetali ad uso alimentare. Il programma educativo consiste in un ciclo di cinque incontri in cui il bambino è chiamato a alfabetizzare con la terra e con i suoi frutti.
I bambini sono molto interessati a quanto mangiano: vanno spesso a fare la spesa con i genitori, seguono la preparazione del cibo in casa e sono pronti a sapere tutto sul cibo che vanno consumando, ecco allora che esperimenti come questo aiutano il bambino a collegare quanto impara nella teoria alla realtà della produzione agricola.
Uno degli scopi del programma è quello di fare in modo che i bambini siano meno soggetti a cadere nella trappola della pubblicità ingannevole, che con la scusa del personaggio dei fumetti e dei cartoni animati li porta a desiderare prodotti da cassa come ad esempio caramelle, dolciumi e snack che possono alla lunga deviare il corretto stile alimentare del piccolo.