“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili...”
Questi sono i versi che mi sono venuti in mente dopo aver letto “Un amore di sorpresa” e, senza dubbio, “Amici mai” di Antonello Venditti sarebbe la colonna sonora che vedrei adatta a una trasposizione cinematografica di questo romanzo breve (faccio notare che la lunghezza dei testi appartenenti alla collana YouFeel viene definita dalla casa editrice). E già che parlo di cinema, a grandi linee, potrei paragonare la sua trama al film One Day, diretto da Lone Scherfige tratto dall'omonimo libro di David Nicholls, in cui l'amore, pur se all'apparenza impossibile ed estremamente travagliato, non può smettere di esistere e continua a pulsare in eterno, anche oltre la morte. Quasi i due innamorati fossero collegati da quel famoso filo rosso annodato alle dita, come narra la leggenda diffusa in Giappone (La leggenda del filo rosso del Destino).
Per un mistero insondabile, nemmeno le distanze, nemmeno il tempo riescono a separare le loro anime. Le stesse emozioni, gli stessi sogni, le stesse malinconie, la stessa euforia nel dare vita a un libro o una canzone. La stessa sincerità nel mettere a nudo la profondità dell'anima, senza il timore di far emergere paure e ombre dagli abissi più remoti.
I due protagonisti indiscussi sono Sam e Caterina, uniti l'uno all'altro da un sentimento molto forte, ma divisi dalla distanza geografica e da una serie di avvenimenti ineluttabili che li hanno coinvolti.
Lui vive a Londra, fa il cantante in un complesso che ha conosciuto momenti di fama, ma anche un pesante declino. Quando il suo matrimonio è andato in frantumi, ha avuto una forte crisi emotiva che lo ha condotto verso la via dell'autodistruzione, da cui è uscito grazie a un periodo di buona terapia psicologica e alla motivazione di responsabilità verso suo figlio Irvin.
Anche lei è un'artista, ma al posto della voce usa la penna. È del centro Italia e, si sa, nel nostro paese non si può vivere di sola scrittura, per cui lavora come editor indipendente. Non si è mai sposata, ma ha affrontato un periodo di convivenza non propriamente facile.
Ognuno porta i propri fardelli sulle spalle. Sono stati segnati dal loro passato, ma entrambi sono intenzionati a riprendere in mano le redini della propria vita.
Una lettura davvero gradevole, quella che ci offre Daisy Raisi, anche per chi, come me, si avvicina al romanzo rosa con un po' di diffidenza, temendo di incontrare un testo un po' troppo melenso. Non è stato questo il caso. L'amore c'è, e giustamente ne determina il genere, ma è coprotagonista, assieme ai travagli interiori e di vita dei personaggi.
Una storia breve, narrata al presente, che si affida a qualche flashback per raccontare fatti avvenuti in precedenza. Stile semplice e diretto, di quelli che non hanno bisogno di artifici linguistici per cogliere il segno.
Una curiosa particolarità: ciò che può sembrare mancante nella trama, ossia le origini del sentimento che lega Caterina e Sam, si trova in una esaustiva esposizione nella quarta di copertina sugli store on line. La notizia diventa meno strana quando si viene a sapere che ciò viene narrato in un racconto dal titolo “Caterina” contenuto nella pubblicazione precedente: "Le orme leggere del cuore". È comprensibile che l'autrice non abbia voluto ripetersi nel romanzo successivo.
(Ornella Nalon sul sito “Gli scrittori della porta accanto”).