Luigi Meneghello,Vitaliano Brancati Muriel Barbery, Niccolò Ammaniti
“LIBERA NOS A MALO” di Luigi Meneghello
Meneghello lascia una vivida testimonianza dell’infanzia e dell’adolescenza nel piccolo borgo vicentino nel periodo fascista. Con taglio ironico e mordace l’autore dà una lezione sul ricordare: gare di automobili, biciclette, scoperta del sesso, prodezze degli “adopratori del ciccio”, purezza del mondo giovanile e limiti del mondo adulto, sono episodi incorniciati con sketch e aneddoti. Il dialetto maladense diventa strumento di indagine per una realtà come “fondo impietrito” e come strati di esperienze. Romanzo autobiografico, ironico e toccante.
“IL BELL’ANTONIO” di Vitaliano Brancati
Brancati offre un quadro della provincia siciliana negli anni del Fascismo. L’ironia tagliente dell’autore tocca un tema provocatorio: la virilità decaduta e l’impotenza di un uomo affascinante agli occhi di tutti i compaesani. Brancati non vuole dare una risposta alla situazione di disagio di Antonio ma provoca e irride un costume radicato nella società fascista; il mito del gallismo crolla di fronte alla verità di Antonio. L’affascinante seduttore confesserà la sua impotenza e rimarrà macchiato della colpa di chi “non si è fatto onore”.
“L’ELEGANZA DEL RICCIO” di Muriel Barbery
Nell’elegante palazzo in Rue de Grennelle, due storie di donne si intrecciano; Paloma, una dodicenne brillante e intelligente, sull’orlo del suicidio e una portinaia, Reneè, coltissima e autodidatta, avvolta nel grigiore della solitudine e nella monotonia di una vita priva di cambiamenti. Il nuovo arrivato il giapponese Ozu, aprirà il cuore e i segreti di Reneè e diventerà un ottimo confidente di Paloma. La penna raffinata di Barbery indaga sulla profondità dell’animo a partire da piccoli e banali gesti quotidiani. Romanzo delicato e ironico. Un invito alla ricerca “dei sempre nel mai”.
“CHE LA FESTA COMINCI” di Niccolò Ammaniti
Ammaniti sorprende ancora i suoi lettori con un’esilarante commedia ambientata nel cuore di Roma. Due storie si intrecciano: lo scrittore Francesco Ciba, insoddisfatto e in crisi per il nuovo romanzo, e una banda di esaltati eroi di una setta satanica. I protagonisti si incontreranno in una festa di vip di una Roma sotterranea e la commedia avrà inizio. Ancora una volta Ammaniti rivela il gusto per il grottesco con formidabili ritratti; trivialità e tragedia sono gli ingredienti per indagare sul marcio di una società corrotta e viziata.