Autrice: Celia Rees
Edizioni: Salani
“ E’ una giornata fredda, anche per l’inizio della primavera.
Brina bianca sul terreno e appena un po’ di verde sugli alberi, ma sono venuti anche da lontano per l’impiccagione.
Affollano la piazza peggio che nel giorno di mercato.
Per me è pericoloso stare qui. Li vedo che mi guardano e sussurrano: “ e’ lei la nipote”, “figlia del diavolo, piuttosto” poi si voltano ridacchiando, con le mani sulla bocca e le facce rosse per le immagini laide che vedono nella loro mente. Il male è dentro di loro”.
Alcune pagine di un diario sono cucite all’interno di una trapunta, dimenticata per oltre trecento anni, finché non viene aperta e pulita. Dal suo interno nasce così una storia intensa e travolgente. La storia di Mary, una giovane ragazza, nipote di una donna accusata di stregoneria.
Quando la nonna giustiziata, viene messa a morte, Mary per sottrarsi allo stesso orribile destino, decide di fuggire. Con l’aiuto di una misteriosa donna, s’imbarca su una nave diretta in America, dove spera di ricostruire una nuova vita, lontano dalle stolte superstizioni della società inglese del Seicento.
Ma la giovane è ben presto circondata da una cultura fatta di sospetti e diffidenze, che le fa rischiare di subire la medesima tragica sorte della nonna.
Un romanzo per tutti, forte ed emozionante, dalla quale si evince la volontà di una persona comune, ma non considerata tale a quei tempi, di poter affermare il diritto alla propria emancipazione e alla libertà individuale, contro una società puritana ed ostracista, tendente all’omologazione dell’individuo.