A Napoli nei giorni 7,8 e 9 Dicembre il Teatro Politeama ha riaperto al pubblico con il musical “ Aria di Napoli”. Un’ antologia sulla storia della Canzone Napoletana partendo dalle origini di Parthenope, con il suo canto leggendario, fino ai giorni nostri. Scritto da Francesco Caccavale e Libero Abate e regia di Massimo Abate. “Aria di Napoli” è stato lo spettacolo che ha riaperto i battenti del teatro Trianon dopo un lungo periodo di chiusura ed ora dopo lusinghieri successi di critica e di pubblico riavvia i riflettori anche sul teatro Politeama. Il musical “Aria di Napoli” è un’antologia delle più celebri melodie nate all’ombra del Vesuvio che hanno segnato la storia musicale dell’Italia intera. Cantate e ballate storiche come ‘O sole mio, Era de maggio, ‘O surdato ‘nnamurato sono interpreate da giovani e giovanissimi cantanti, ballerini e attori che, con la mitica Parthenope, sono i protagonisti di una produzione che ripropone la grande tradizione culturale partenopea senza languori e nostalgie. Il testo di “Aria di Napoli” si cela prevalentemente attraverso i passaggi storici di Parthenope e nelle parole delle canzoni o in quelle degli attori. Il pubblico ha l’impressione di assistere non solo ad un musical, ma ad una vicenda di quelle a cui per caso si assiste quando si guarda fuori dalla finestra, dal balcone o dalla porta di casa, ascoltando i suoni e le voci dei venditori ambulanti, lo scherno e l’allegria degli scugnizzi di strada. Allo stesso modo, il pubblico, si scopre disorientato quando lo spettacolo “irrompe” silenziosamente nell’intimità dei salotti napoletani, là dove la classe e la bellezza imperavano in una eterna melodia di straordinarie opere musicali, altro che canzoni! Gli spettatori osservano tutto e il contrario di tutto, provano, ad un certo punto, l’imbarazzo di scoprirsi a curiosare in quello che accade dentro quei vicoli, quei salotti, quei cortili nella Napoli di sempre, senza mai sentirne la muffa, l’estraneità, la polvere, la decrepitezza. “ Aria di Napoli” è l’antica tradizione che si confronta con la gioventù degli interpreti, entra nel loro cuore e da lì in quello degli spettatori e forse, anche questo è uno dei motivi del suo successo.