Vero o Falso? Bellezza: sul lavoro per le donne è un limite
Se nel maschio la avvenenza è un punto che va direttamente a favore della possibilità di trovare un buon impiego, per le donne sembra che sia il contrario, almeno in certi settori.
Dunque la teoria degli economisti per cui la bellezza è una carta vincente per affermarsi nelle professioni sarebbe valida, solo fino a un certo punto. Il problema non sarebbe affermarsi nel ruolo, dove conta anche l'aspetto esteriore, bensì cominciare.
Secondo una stima effettuata sulla base delle risposte alle qualifiche professionali inviate tramite curricula ad aziende private, mettere una foto in cui si è troppo belli comporta una penalizzazione doppia: da una parte il pregiudizio per cui una donna troppo bella potrebbe essere superficiale e dall'altra la probabile gelosia delle selezionatrici.
Al contrario per un maschio essere piacenti apre più porte che non esserlo. Nonostante non ci siano veri e propri studi che confermano o smentiscono questa tesi resta il fatto che un recente lavoro condotto dalla Università di Negev, ad esempio, confermerebbe quanto si trova nei forum sul web, cioè che le donne piacenti sono più sottoposte a tartassamento rispetto ai colleghi maschi.
Saranno abitudini e consuetudini, tuttavia la bellezza comporta sempre un certo impegno, belli dentro e belli fuori, come si vuole per eccellenza. Non è chiaro se il problema si ponga più nelle donne perché i ruoli generici, come quello del selezionatore, sono spesso affidati più alle ragazze che non ai ragazzi, tuttavia se la bellezza fosse un limite, nella società moderna dove quasi tutte le donne e gli uomini hanno cura di sè. potrebbe essere uno svantaggio a tutti gli effetti.