Tatuaggi e piercing: addio carriera
Tatuaggi e piercing: addio carriera
Ma che bel tatuaggio ti sei fatto, complimenti! Addio carriera militare. Ecco la normativa definitiva che fa chiarezza sull'uso e sull'abuso di piercing, tatuaggi e decorazioni permanenti varie che capeggiano sul corpo delle moderne generazioni. Una moda che potrebbe costare cara agli adolescenti che in età adulta decidessero di fare concorso. Sarebbero e sarano esclusi dalla gara.

Per uomini e donne che sono interessati ad entrare nei corpi di Stato, ad esempio nell'esercito, è vietato avere dei tatuaggi che siano visibili nella uniforme estiva (maglietta a maniche corte e per le donne la gonna) e tatuaggidi qualsiasi genere che, in caso di visibilità anche se su parti nascoste, riportino frasi o incitamenti a qualche ideologia che sia contraria allo spirito della nazione.

Insomma niente riti sacrificali, croci sataniste e cose di questo genere neanche se sono ben nascoste dalle canotte e dagli slip. Tanto meno frasi e parole che possono essere interpretate in modo offensivo per lo Stato o per il Corpo d'Armata.

A questo si aggiunge la vecchia normativa che prevede il divieto assoluto per piercing e anellini vari, che non possono essere portati durante l'orario di servizio e durante l'orario di reperibilità. Quindi chi ha degli anellini e degli orecchini se li tenga ben nascosti se desidera rimanere in carriera.

Eppure il tatuaggio è sempre stato il simbolo del guerriero nelle tribù antiche e incarna pienamente il primo valore della guerra, sia essa reale che ora tutta personale. Segni dei tempi. Per un fisico adatto alla nazione certe decorazioni che non rientrano nella bacheca dei corpi e non sono riconosciute .. sono bandite.
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