Studiare? Tanto, ma non tutto insieme
Mettersi sui libri regolarmente, senza lunghe “sedute” fa bene , perché le nozioni arrivano spaziate.
Secondo Hal Pashler e John Wixted, dell’Università di San Diego, in California, lo studio cadenzato è il trucco per ricordare più a lungo; imbottirsi di nozioni serve nel breve termine.
Oltre 1.300 volontari hanno partecipato a un esperimento composto da due lezioni e un test. La prima era dedicata all’insegnamento di 32 nozioni poco note, ma autentiche, come il fatto che i norvegesi consumino più cibo messicano degli altri popoli europei, o che Rudyard Kirpling abbia inventato il golf sulla neve:la seconda era un ripasso dei fatti.
Tra gli incontri potevano passare diversi minuti o qualche mese, ma la durata era la stessa per ogni partecipante. Il testi di verifica, condotto dopo un tempo variabile, ha dimostrato che quanto sono più distanti insegnamento e ripasso, tanto maggiore è la probabilità di ricordare.
“Se ti basta conservare le informazioni pe runa settimana” ha commentato Pashler” è sufficiente intervallare lo studio di un giorno o due, ma se vuoi ricordarle per un anno, è bene distanziarle di almeno un mese”.E per farle durare una vita?Secondo Pashler, la risposta viene da sé.