Ne parla il "Decreto Crescita" di Mario Monti, non possiamo esimerci da fare qualche considerazione utile in tema di business e di impresa, che per le donne naviganti è sempre una occasione in più per mettersi alla prova.
Di fronte al problema occupazione sono due le fasce produttive "deboli" che risentono dei problemi di impiego nel settore della libera professione e della impresa, i giovani prima di tutto e le donne, che restano ancora più deboli rispetto ai colleghi del sesso forte.
Quindi, essendo oramai conosciuto il termine Start-Up come occasione e idea, ora cerchiamo di capire di che cosa si tratta e come mai offre opportunità.
Se nei manuali di impresa si individua nello Start-Up il periodo di incubazione di ditte e imprese, in cui si arriva a convogliare un organigramma e uno scheletro aziendale, nel presente storico è proprio questo momento che diventa redditizio, la complicità? Il mezzo informatico, internet.
Le Start-Up partono dal presupposto che la piattaforma di condivisione del business ha una controparte interattiva e si sviluppa proprio grazie a questa interattività nella creazione, organizzazione, diffusione e vendita di consulenza e di servizio.
Preso atto di questo non resta che capire dove e in che settori sono più richiesti questi moodelli, per non arrivare a una Venture senza successo e con la sola spesa di energie e capitali.
I settori che meglio si prestano alla impresa Start-Up sono quelli dello ICT, non c'erano dubbi, seguiti da Biomedicina, Medicina Personalizzata, Energie Alternative, Diagnostica, Scienze della Vita, Social Network, E-Commerce. Ma esistono Start-Up di successo che si occupano di parecchi altri servizi: dalla vendita di Ticket per gli spettacoli, alla vendita di Servizi e di Informazioni, servizi Finanziari e Borsa, Lab sulla Comunicazione e sull'Energia, Lab di Ingegneria dei Materiali e Lab su Consumi e Green Economy. Insomma, tutto ciò che è nuovo diventa Start-Upable.