Benché spesso e in molti si divertano a definirci bamboccioni sono tantissimi gli italiani trentenni che, pur tra mille difficoltà e un supporto economico almeno minimo delle famiglie, fanno le valigie e vanno via.
Una prima uscita dalla casa dei genitori si ha per motivi di studio: se l'università è lontana da casa, se si sceglie una facoltà altrove, allora si ha la necessità di staccare dal proprio nido.
C'è chi vive la cosa come naturale e inevitabile, chi approfitta di ogni minimo giorno libero per tornare a casa e chi, invece, comincia a vivere la sua indipendenza, in qualche modo anche economica (studente-cameriere è una realtà anche italiana).
Ma la casa come è meglio trovarla? In compagnia di amici, trovare nuovi coinquilini o in un monolocale?
La casa in compagnia di amcici può essere una soluzione, ma diffidate dalla sicurezza del "tanto con loro andrà tutto bene": essere amici nella vita non mette al riparo dalle incompatibilità della convivenza. Se il vostro migliore amico non sa cosa significhi l'igiene del bagno o ignori che i bustoni di spazzatura vadano buttati sarà davvero dura, col risultato che perderete presto anche l'amico!
Trovare nuovi coinquilini puà essere traumatico: si ha sempre molta diffidenza nei confronti degli altri e questo è uno dei casi in cui si manifesta maggiormente. Persone nuove, sconosciute, con le quali non si è mai condiviso nulla! Chissà che idee avranno e cosa vorranno fare, che abitudini... Ma le abitudini sono una questione di abitudine e alla fine vi ritroverete ad aspettare nel sonno il rumore della chiave nella toppa per tranquillizzarvi del fatto che, sì, siete tutti a casa.
Il monolocale è forse la scelta più difficile: abituati al calore della famiglia sarà un trauma, forse ritrovarvi soli a dover gestire tutto. Dal letto da rifare, alla cucina, alla lavatrice fino a scoprire che gli alimenti non nascono nel frigorifero... La gestione dei soldi, in questo caso, sarà più difficile, poiché le spese non verranno divise e le cose che si consumeranno si pagheranno, così come sono, senza dividere con nessuno. Da prendere in considerazione anche la solitudine che colpisce sempre e comunque.
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