L’Italia fa parte dei paesi europei in cui si effettuano i migliori trattamenti specializzati per la cura dei tumori in età pediatrica tra i quali i trapianti di
cellule staminali emopoietiche tra
autologhi e allogenici. Ai medici e alle strutture sanitarie italiane si rivolgono pazienti con una diagnosi di tumore provenienti da altri Paesi europei, ma anche dall’America Latina, dall’Africa e dall’Asia. Pare che ammontino a 600 le procedure altamente specializzate svolte in Italia nel 2012.
Questi dati sono emersi durante il 38° Congresso nazionale dell’AIEOP, Associazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica, in corso a Roma e al quale partecipano centinaia di medici e ricercatori.
Il professor Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di Onco-ematologia pediatrica del Bambino Gesù, che presiede il consesso, ha riferito che: “Ogni anno, in Italia, si prevede che si ammalino di tumore 1496 bambini tra 0 e 14 anni e circa 835 ragazzi tra i 15 e 19 anni”. Tuttavia, è emerso pure che: “La sopravvivenza dei bambini affetti da tumori attualmente supera il 70% a cinque anni dalla diagnosi. Oggi un giovane su 800 all’età di 20 anni è guarito da neoplasia diagnosticata e trattata nell’infanzia”.
“La notizia sull’eccellenza delle professionalità mediche italiane da un lato e, dall’altro lato, la notizia che conferma l’importanza dei trapianti di staminali come
terapia di tumori in età pediatrica – commenta
Luana Piroli, direttore generale di
InScientiaFides BioBanca per la conservazione delle cellule staminali cordonali – evidenziano il valore della ricerca nel campo delle staminali e il ruolo fondamentale dell’informazione e della formazione su tali argomenti, nei quali sia come biobanca sia come Fondazione continuiamo ad investire. E proprio sulle prospettive nel settore il prossimo 28 giugno all’ospedale San Raffaele di Milano abbiamo organizzato il 1° Meeting scientifico proposto dalla
Fondazione InScientiaFides dal titolo Cellule staminali: le applicazioni cliniche presenti e future. Evoluzione in rete“.