Gli italiani in rete? Solo chiacchiere…
Gli italiani in rete? Solo chiacchiere…

Che gli italiani siano persone socievoli e solari è risaputo in tutto il mondo, ma oggi abbiamo un dato in più che lo conferma, quello emerso dall’analisi di GlobalWebIndex, l’istituto di ricerca che ha fotografato la fruizione di internet da parte degli utenti. Secondo la ricerca, gli italiani, con una media di ottantotto amici per utente, sarebbero molto più attivi sui social network rispetto ad inglesi, spagnoli, tedeschi e francesi. Le attività online preferite sarebbero il micro-blogging proposto da Twitter, la condivisione di contenuti audio e video online, oppure il posting su blog autogestiti, meglio se su piattaforme gratuite. Chi sono i maggiori fruitori dei social network in Italia? La ricerca parla di persone provenienti da diversi strati sociali, di ragazzi (più uomini che donne) di età inferiore a trentacinque anni.
Ma cosa sono i social network e qual è la loro utilità? Per chi avesse bisogno di un “update”, si tratta di siti di aggregazione sociale che permettono di mettersi in contatto con varie tipologie di utenti, uniti da interessi o argomenti comuni, da legami familiari, lavorativi, sociali o casuali. La modalità è semplice: basta iscriversi al portale, compilare il proprio profilo, cercare amici e conoscenti che già appartengono allo stesso social per comunicare con loro e sapere in tempo reale cosa fanno, cosa pensano e quali sono i loro contatti. Questo vale in particolare per Facebook (che a partire da luglio 2009 è diventato lo strumento più utilizzato in Italia e con il 96% di utenti è in testa alla classifica), ma anche per Myspace (usato dal 15% degli utenti), LinkedIn (dal 13%) e Netlog (8%).
Gli italiani, popolo di “chiacchieroni”, non si smentiscono nemmeno on line: se usano i social network soprattutto per condividere fotografie (nel 62 % dei casi), l’abitudine a chattare e a conversare, tanto per  rimanere in “contatto”, è cresciuta di otto punti percentuali rispetto all’indagine del 2009.
Eppure, nonostante gli italiani siano molto “social”, non amano fare acquisti online. Infatti, dalla ricerca emerge come solo il 45% del campione sia dedito all’e-commerce, poco rispetto alla media degli altri Paesi analizzati, che raggiunge quota 60%. Questo non è dovuto all’arretratezza tecnologica delle piattaforme di vendita, ma in gran parte a questione di mentalità e di mancanza di fiducia nelle transazioni online. Del resto, nel nostro Paese la vendita per corrispondenza e i sistemi di pagamento elettronici sono sempre stati surclassati dal negozio di prossimità, con pagamento rigorosamente in contanti. Ultimamente però l’utilizzo di sistemi di pagamento protetti, come PayPal, pare stia portando ad un’inversione di tendenza in un mercato in cui si vendono più servizi che merci. «La crisi degli ultimi anni — ha affermato Luca Cassina, responsabile di PayPal per l’Italia — ha spinto gli internauti verso l’online per i prezzi più bassi; da qui il boom di molti siti di vendita privata o di couponing e offerte speciali».

 

Nicla

Commenti
Non è stato pubblicato nessun intervento
DONNISSIMA.it © 2001-2024
Nota Importante : DONNISSIMA.it non costituisce testata giornalistica,la diffusione di materiale interno al sito non ha carattere periodico,
gli aggiornamenti sono casuali e condizionati dalla disponibilità del materiale stesso.
DONNISSIMA.it non è collegata ai siti recensiti e non è responsabile per i loro contenuti.