Frutti d’africa agli africani
Per secoli in Africa si è preferito sviluppare le colture importate invece di quelle locali. Una tendenza imposta di coloni che preferivano varietà a loro ben note,come la banana,l’ananas o la papaya.
Ora però uno studio del consiglio nazionale delle ricerche degli stati uniti propone le specie locali,più adatte ai climi africani,per un nuovo sviluppo rurale del continente nero.
La ricerca è disponibile su internet (
www.nap.edu), passa in rassegna 24 piante da frutto che potrebbero portare lo sviluppo in aree depresse.
Qualche esempio?
L’atanga o “butterfruit”,una sorta di avocado che cresce a basse altitudini;il frutto del baobab,di cui si utilizza la polpa ,da usare come farina o diluita nel latte,e molto altro….