C’è una canzone di Raf che si intitola Cosa resterà degli anni ’80. Ascoltandola, mi sono chiesta: cosa resterà di questo primo decennio del Duemila?
Le novità dell’ultima decade sono davvero tantissime, e percorrono vari settori, dalla tecnologia al lavoro ai rapporti interpersonali.
Ora vi elenco quali sono, secondo me, i cambiamenti più significativi, che probabilmente ci porteremo dietro anche nel futuro.
Innanzitutto in questi anni sono nati una serie di oggetti tecnologici che prima non esistevano. Penso agli smartphone, all’Ipad, al navigatore satellitare, ma anche la stessa pen drive è uno strumento nato negli ultimi anni e diventato quasi indispensabile, comunque utilissimo, per trasportare file da un computer all’altro.
Nel 2000 esisteva già internet, ma di certo non come lo conosciamo oggi. Era una banca dati di informazioni e l’utente non aveva possibilità di interagirvi. Oggi, invece, siamo nell’epoca del web 2.0, rappresentato in particolar modo da siti come Wikipedia e dai social network.
Forse la novità più importante riguarda l’avvento della virtualità in molti settori della nostra vita. Penso alla comunicazione interpersonale, che oggi viaggia anche via internet, senza che ci sia necessariamente la compresenza fisica dei due interlocutori. Ma la virtualità ha inciso anche sul lavoro e sullo studio. È nato il telelavoro, ovvero molte persone lavorano con il pc, senza bisogno di altri strumenti. Si stanno moltiplicando i corsi di laurea, i master o i corsi di formazione disponibili sul web, senza bisogno di assistere alle lezioni del docente.
Anche lo sport, che una volta si svolgeva all’aria aperta o anche nelle palestre, oggi si fa in casa davanti a uno schermo, grazie alle simulazioni virtuali della Wii.
Sempre nell’ambito della virtualità possiamo citare anche il commercio elettronico: non è più indispensabile recarsi fisicamente in un negozio per comprare un oggetto o un servizio. Basta digitare l’ordine sul sito apposito e ciò che abbiamo ordinato ci verrà consegnato direttamente a casa.
Il Duemila ha portato alla conoscenza e alla vicinanza delle varie culture. Pensiamo ai progetti Erasmus e simili organizzati dalle Università, ma anche al McDonald’s e ai ristoranti etnici di cui si stanno riempiendo le nostre città; oggi per mangiare il sushi non dobbiamo più andare in Giappone. Stanno cadendo le barriere culturali ma anche quelle economiche, ad esempio l’euro ha sostituito le diverse valute degli Stati europei.
Purtroppo queste decennio verrà ricordato anche per elementi negativi: l’attacco alle torri gemelle, il terremoto de L’Aquila, ma anche il precariato e la perdita quasi totale della privacy. Proprio nel Duemila sono nati i reality show, programmi televisivi che mettono in scena la vita quotidiana di un gruppo di persone. Pure i cittadini comuni sono sempre più spesso spiati: tramite le telecamere cittadine o quelle a circuito chiuso dei negozi o degli uffici, ma anche usando semplicemente la carta di credito o la tessera punti del supermercato: in base a questi dati le aziende studiano nuove strategie di marketing. Spesso siamo noi stessi a rinunciare alla nostra privacy, pubblicando fotografie o scrivendo cosa ci succede sui blog o sui social network.
Concludendo, credo che questo decennio sia stato molto significativo, e verrà annoverato come la nascita di una nuova era.
Cinzia Crinò