Cacciatrici a piede libero
Cacciatrici a piede libero
Con sguardo felino e voce sensuale si muovono sicure nello spazio che le circonda, sicure che la preda non potrà resistere a lungo. La loro arma è la seduzione. Ogni anno spendono milioni di euro in biancheria intima sexy. Sono le cacciatrici: donne in cerca di uomini da predare e soprattutto da sposare ma solo se di buon partito.
Le statistiche le hanno individuate: sono circa tre milioni di single italiane, tra i 26 e i 35 anni, a piede libero. Curano molto il loro aspetto esteriore, che preferiscono rimanere chiuse in casa piuttosto che farsi vedere fuori con i capelli fuori posto. Vestono in modo stravagante per non passare inosservate.
Si muovono in gruppo, di solito un branco di 5 o 6 predatrici, che prendono d’assalto solo i posti più “in”. Locali rinomati e feste mondane sono i loro ritrovi.
Aggressive e sicure di sé, condividono con le altre donne un sogno nel cassetto: trovare il principe azzurro. Ma non si accontentano di uno qualunque, deve essere il migliore. Hanno armi affilate e taglienti, tacchi alti e tanta sensualità. Nessun uomo riesce a resistere.
Spendono circa 100 euro al mese in biancheria intima. I capi più acquistati sono i reggiseno push-up e i perizomi, particolarmente indicati per esaltare le curve faticosamente rassodate in palestra. Nei loro cassetti non mancano le calze autoreggenti.
Tacco a stiletto o mise da squaw navajo. Occhi da gatta e grinta da cyber, muscoli tonici e riflessi scattanti: queste le caratteristiche essenziali.
Le donne del terzo millennio sono agguerritissime, sanno di essere in maggioranza e per questo hanno dato il via a una spietata caccia al maschio, merce ormai rara.
L’uomo è la loro preda. Meglio se libero, ma pronte a planare anche su quello impegnato se ne vale la pena, perciò care mogli state bene attente!
Essere cacciatrice dipende da quanto interessa la persona in questione. Solo le donne che perdono davvero la testa iniziano la spietata la caccia.
I sessuologi sostengono che questo comportamento è dovuto al fatto che il genere femminile ha oggi una consapevolezza in più rispetto al passato: “se si resta in attesa che il principe azzurro arrivi si rischia di aspettare tutta la vita”.
E allora meglio prendere l’iniziativa. Anche perché i maschi oggi sono spesso timidi. Le “predatrici” sono figlie del femminismo, incarnano un modello di donna nuova, che ha in sé molte contraddizioni, ma è la premessa di una futura evoluzione. Sperando che anche i maschi si diano da fare!
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