Il dizionario definisce amore intenso sentimento di affetti, inclinazione profonda verso qualcuno o qualcosa.
Ma cos’è l’amore? E’ un’emozione che finché stagna nel nostro animo appare immensa e quando ci troviamo di fronte all’ingrato compito di descriverla, il risultato sono insignificanti gelide parole mute che rimpiccioliscono un concetto immenso.
Prendiamo il termine “amore” nell’accezione più varia e generale del termine.
In molti hanno tentato di destreggiarsi in questo labirinto: Dante decantò un amore divino, Boccaccio un amore passionale, ripreso e rielaborato in seguito da D’Annunzio che fece emergere anche un amore viscerale per la patria, Petrarca innalzò il simbolo della donna angelo, Foscolo illustrò l’amore verso la madre e Leopardi descrisse un amore non corrisposto, un amore tanto placido quan-to straziante.
La celeberrima casa editrice Mondatori pubblicò qualche anno fa “The love book”, una raccolta di storiche poesie scritte dai più importanti poeti di tutti i tempi.
E questo è solo uno dei molteplici esempi che possono essere citati.
L’amore, visionato nel suo significato moderno ovvero legame che unisce due persone, è considerato la parte migliore di noi e se ciò ci viene a mancare lo ricerchiamo con avida bramosità.Ovunque presumiamo che l’amore ci possa lasciare qualche indizio per la nostra “caccia al tesoro”, ci affanniamo in una ricerca sempre fallimentare.
L’accento che ho innalzato sul fallimento in ambito amoroso non è sintomo di un mio pessimismo antropologico.
L’amore, oltre a poter possedere un’immensità inquantificabile, potrebbe racchiudere una miriade di sfaccettature. Potrebbe, però.
Non c’è più nessuno d’amare, c’è solo un branco d’estranei, non sempre negativi, ma pur sempre estranei ai quali si corre incontro bendati per tutta la vita. In tutto ciò non c’è amor proprio, c’è solo una gran sete d’arrivare. Ma arrivare dove?
L’autostima, l’amore per la propria quotidianità, l’amore per gli ormai saccheggiatissimi piccoli gesti –i piccoli gesti odierni sono il regalo di un anello o di un viaggio sono valori in pensione in questa società arida di qualcosa che chiamano amore.
L’amore più variopinto, più profondo e più incisivo è una grande mancanza attuale.
Poteva essere la tenera carezza di una madre, invece è un mazzo d’incomprensioni. Poteva essere il rasserenante sorriso di una donna, invece è un pianto di solitudine. Poteva essere l’affettuoso abbraccio di un’amica, invece è una finta compagnia. Poteva essere lo sguardo benevolo di un padre, invece è un muro d’ostilità. Poteva essere la mano dell’amante innamorato, invece è l’incapacità di donarsi senza riserve.
Poteva essere un viaggio chiamato amore, invece non lo è.