Dal corso alla mostra: è partita come iniziativa per i giovani del Primiero "l'altra faccia della faccia", il corso di fotografia con il prof. Luigi Valline, che è stato indetto dal piano giovani Primiero, Politiche giovanili, insieme alla Provincia Autonoma di Trento.
Realizzato per mano del Comitato Iniziative di Imer e del Gruppo Giovani di Imer da corso per imparare a fotografare si è trasformato in mostra fotografica, esposta in Piazza del Municipio a Imer, durante tutto il periodo estivo. Immagini in parte creative, in parte particolarmente originali, che tendono a descrivere la persona, il concetto di persona nel momento dell'azione.
Ogni faccia è un modo diverso per descrivere il senso della faccia, che poi può anche coincidentemente essere espressa in foto da una vera e propria faccia, come hanno fatto Erika Bonat, Cristian Bettega, Elisabetta Zugliani, Matteo Boninsegna, Veronica dalla Santa, Chiara dalla Santa, Ester Pistoia, oppure essere descritta come un'azione, come hanno fatto Carolina Giacomel e Lorenzo Bettega o infine un astrattismo di faccia, come hanno scelto di fare Ilaria Mezzacasa, Jennifer Taufer, Silvia Rattin e Sofia Brandstetter e infine la metafora del carattere in azioni composte descritte da un oggetto rappresentativo, nella più complessa delle immagini in mostra, come ha deciso di fare Ilaria Corona.
Le fotografie dei partecipanti sono 14 e rappresentano in qualche modo una faccia, in modo reale o metaforico, insomma una proiezione della persona e dell'individuo attraverso la prima cosa più importante che descrive la persona, cioè la faccia, la carta d'identità impressiva.
I giovani che hanno preso parte al corso e all'esposizione sono di età compresa tra i 14 e i 29 anni, solo tre sono maschi, come a dire che in Primiero la fotografia è femmina .. il corso è servito per imparare le principali tecniche di fotografia, l'uso della macchina, la trascrizione del messaggio in fotografia e immagine.
Come precisa l'insegnante del corso Luigi Valline "si è voluto esprimere l'aspetto inconsueto e meno visibile della figura ritratta sia fisicamente che a livello concettuale".