Il 24 gennaio, con la Giornata Internazionale dell’Educazione si celebra l’educazione tra diritto e bisogno di innovazione:
L’esempio di Monica Perna, English Coach & Mentor, tra insegnamento esperienziale e ruolo di guida per gli studenti
Sono da poco trascorsi cinque anni dall’istituzione della Giornata internazionale dell’Educazione che, a partire dal 2018, si celebra, per volere delle Nazioni Unite, ogni 24 gennaio. Una data che invita a riflettere sull’importanza dell’educazione come diritto per tutti, nonché bene pubblico e che, in seguito alla pandemia di Covid – 19, è divenuta occasione di dialogo sulle trasformazioni in atto nel campo della formazione e istruzione. L’utilizzo ‘obbligato’ della didattica a distanza, a cui l’Italia era poco abituata, ha, infatti, dimostrato, la necessità di introdurre metodi di insegnamento più innovativi, e di adottare un approccio differente nei confronti degli studenti, oggi più bisognosi di una vera e propria guida.
Nel novembre 2021, l’UNESCO aveva, infatti, pubblicato la propria relazione dal titolo “Ripensare i nostri futuri insieme: un nuovo contratto sociale per l’educazione”. E se l’istituzione scolastica italiana ha riconosciuto solo in tempi recenti le riforme necessarie, una giovane e brillante italiana, all’anagrafe Monica Perna, lo aveva capito ben dieci anni fa. Branzola di origini, ha lasciato il suo paese per trasferirsi a Dubai, città che le ha dato l’opportunità di studiare, sperimentare e fondare un innovativo metodo di insegnamento della lingua inglese noto come Metodo AUGE (https://master.imparalingleseconmonica.com/il-metodo-auge). Inoltre, proprio nella celebre metropoli degli Emirati Arabi, è stata insignita del premio “Education 2.0 – Outstanding Leadership Award” per la sua carriera nel campo della formazione e apprendimento, in occasione di “Education 2.0”, il forum internazionale che riunisce i leader dell’education a livello mondiale.
All’interno della sua accademia online, divenuta leader mondiale nel campo dell’E-learning, Monica Perna ama definirsi English Coach & Mentor in relazione allo straordinario rapporto che instaura con i suoi studenti. Se l’etimologia ‘educare’ affonda le sue radici nel composto latino educĕre, formato dal prefisso e- (che indica movimento verso l’esterno) e da ducĕre (<<condurre>>), conferisce al verbo il significato di tirar fuori ciò che di buono c’è in una persona. E il Metodo AUGE proposto dalla Perna si lega perfettamente a questa origine del concetto di educazione in quanto, basandosi su una didattica immersiva, inclusiva ed esperienziale, consente di apprendere una lingua straniera fino a padroneggiarla con la stessa naturalezza, scioltezza e disinvoltura con cui si parla la propria lingua madre.
<<Imparare a parlare inglese con il Metodo AUGE significa quindi aumentare la tua autostima, e la tua sensazione di autonomia e libertà che proverai parlando inglese>>, spiega la English Coach, <<Di conseguenza, una migliore comunicazione con te stesso e con gli altri si ripercuoterà in modo positivo sulla tua qualità della vita>>. Parole dalle quali emerge un’idea di libertà che alla base di un altro metodo di insegnamento, noto al mondo intero, ovvero il Metodo Montessori.
Come la celebre scienziata italiana, anche la Perna ha percepito la necessità di svecchiare il metodo educativo tradizionale proponendo un metodo che non vuol essere una semplice tecnica di studio, bensì un approccio totalmente rivoluzionario. <<E’ il frutto di una ricerca molto approfondita>>, racconta la giovane English Coach, << che ho condotto dal 2018 al 2021 e che mi ha permesso di portare alla luce le cause dello scarso livello di conoscenza della lingua inglese in Italia e in Europa e, di conseguenza, di decodificare un PIN di sblocco in grado di cambiare rotta per sempre>>.
Ciò che l’ha spinta ad approfondire i suoi studi in questa direzione è stata la voglia di porre fine una volta per tutte a quel terribile circolo vizioso che costringe un English Learner a rimettersi puntualmente a studiare o a rispolverare l’inglese, perché lo dimentica dopo averlo appreso con fatica. Voler abbattere quegli ‘immaginari’ ostacoli che uno studente vede dinnanzi a sé nel momento in cui deve imparare una lingua straniera, è per Monica Perna una vera missione.
Secondo il suo approccio bisogna immaginare l’apprendimento della lingua inglese come un edificio che si erge su quattro pilastri complementari che devono necessariamente coesistere: Mindset, Immersione, Interazione ed Esperienza. Sono questi gli ingredienti segreti che oggi sembrano essere alla base di una vera e propria formula magica per l’apprendimento dell’inglese, formula che si riassume in due parole: Metodo AUGE.
Un’espressione che racchiude il messaggio tradotto dalla frase <<Achieve Unforgettable Goals through Experiential learning>>, ovvero <<Raggiungi obiettivi indimenticabili attraverso un apprendimento esperienziale>>. Messaggio che è stato fino ad ora colto da ben 14.000 studenti iscritti ai corsi della Perna a cui si aggiungono 1 milione di persone che hanno frequentato i suoi seminari.
Grande innovazione, dunque, nella metodologia didattica che porta al di fuori dei classici contesti di studio le lezioni del Metodo AUGE. Con Monica Perna l’inglese si impara cucinando, viaggiando, divenendo redattori di un magazine mensile, ascoltando musica dei propri artisti preferiti, partecipando a challenge internazionali e frequentando una palestra per allenarsi a parlare Globish.
Ciò che fa la differenza nella strategia formativa di Monica Perna è anche, infatti, la scelta di dedicarsi alla divulgazione della variante di inglese più parlata al mondo, ovvero il Global English, il cui fondatore, Jean-Paul Nerrière, l’ha riconosciuta nel novembre del 2022 come sua erede ufficiale. Se oggi un milione di persone nel mondo hanno imparato a parlare il Globish come se fosse la propria lingua è grazie, non solo al ruolo di English Coach, ma anche a quello di Mentor, che la Perna riveste nella sua community.
Quest’ultima rappresenta una figura di fondamentale importanza, soprattutto per i giovani, che a causa del lockdown si trovano ancora in uno stato di smarrimento tale da richiedere ai propri docenti e formatori di assumere un ruolo di vera e propria guida. Il termine Mentor in cui si riconosce la English Coach brianzola trae la sua origine da un antico personaggio dell’Odissea, di nome Mentore. Era colui che aiutava e consigliava Telemaco, figlio di Ulisse, durante l’assenza del padre. Di qui l’immagine di consigliere e guida saggia, figure che gli studenti riconoscono in Monica Perna, vedendo in lei una Coach, non solo per l’allenamento dell’inglese, ma per anche per la vita di tutti i giorni.