Fotografia: migration of the Eagle Hunters
Poiché attraversano con temperature esterne di -40° le aree più gelide e fredde della Mongolia e della Siberia, ben pochi hanno avuto il privilegio di conoscere i Cacciatori delle Aquile, cioè dei cacciatori Kazaki che utilizzano come terzo occhio le aquile, utilizzate per andare a caccia.
A testimoniare della tradizione e delle abitudini di questo popolo (rarefatto) è la mostra di Timothy Allen che è stata allestita in Piazza Fiera in occasione del TFF 2017. Si tratta di una dozzina di pannelli che ritraggono le immagini del popolo Kazako in migrazione annuale, con le mandrie di cammelli e di bisonti, sui Monti Altai.
Pochissime sono le persone che hanno avuto modo di partecipare alla migrazione, perché non solo le comunità sono fortemente restrittive, ma al contempo il clima è assolutamente inospitale, come anche è inospitale la natura, certamente incontraminata e spettacolare, ma difficilmente appetibile per un europeo. Straordinarie le immagini esposte. (MC)