Alice è da sempre sinonimo di fantasia e anche una mostra può diventare social, interagendo fin dall'inizio con l'utenza, rendendo lo spettatore parte integrante della mostra e mettendolo al corrente delle dinamiche che stanno dietro alla nascita di una esposizione.

Il trend di ridurre le distanze tra utenti finali e organizzazione, che da qualche tempo a questa parte coinvolge nel work in progress tutta la società interessata, ha preso piede anche nel settore delle mostre e dell'arte.

In questo caso ci riferiamo al Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, che con le sue sezioni "dietro le quinte" del sito, mostra passo dopo passo i preparativi che sono dietro alle esposizioni finali. In questo mese viene presentata così la mostra Alice in Wonderland.

Visitando il sito http://www.mart.trento.it troviamo infatti dei link, che sono posizionati sotto le presentazioni delle mostre, che rimandano alle gallery fotografiche che riprendono i momenti dei preparativi, dell'allestimento e della strutturazione delle mostre del museo, e non a caso.

Sempre più spesso i visitatori cominiciano a porre domande su come si costruiscono e si preparano le mostre, e anche questa diventa una forma d'arte, lo sviluppo della capacità di comunicare anche l'exposition delle sale, dall'arrivo delle opere fino alla conclusiva inaugurazione.

La mostra Alice in Wonderland è in presentazione al MART di Rovereto dal 25/02/2012 al 03/06/2012. Mostra in collaborazione con: Tate Gallery di Liverpool A cura di: Peter Gorschlüter, Christoph Benjamin Schulz