Ricco è l’aggettivo più appropriato per descrivere con un solo termine questo libro.
Origina da uno spunto che appare inizialmente fantascientifico, considerando che una piccola comunità del Maine, all’improvviso, si ritrova isolata dal resto del mondo rinchiusa in una gigantesca cupola di un materiale non ben definibile.
Tutta la storia però evolve fino ad ottenere interessanti risvolti politici, dalle sfumature più disparate; si scontrano infatti la legalità e la corruzione, la correttezza e la malvagità, fino ad immergersi, senza accorgersene, in un’atmosfera da thriller, caratterizzata dal classico, ma ottimamente trattato, binomio “omicidio-indagine”, dove la strada non sarà per niente scontata, ma anzi colma di vari bivi coinvolgenti che lasciano con il fiato sospeso e fanno incrociare le dita per la figura, anch’essa tutt’altro che scontata, dell’eroe protagonista.
In tutto ciò non passa inosservato l’aspetto militaresco della situazione, grazie al coinvolgimento estremamente professionale e protettivo dell’esercito americano.
Quanti generi possono essere già contati in un solo romanzo? Così tanti che quasi viene la voglia di essere pignoli fino in fondo, cercando di capire quale tipo di nuance sia stata tralasciata…..
Forse l’aspetto “rosa”? Neanche! Difatti nell’intreccio vanno a crearsi rapporti interessanti, ( di amicizia, di amore, di famiglia) che grazie ad alcune righe dolci e allo stesso tempo incisive, regalano alla storia un’impronta decisamente emotiva.
Insomma questo capolavoro è l’ultima fatica di colui che è sempre stato conosciuto come “Re del Brivido”, ovvero Stephen King, anche se attualmente sembrerebbe abbia cercato di arricchire i suoi lavori con migliaia di altri generi, comunque avviluppati ad uno sfondo di mistero ed inspiegabilità.
Un libro da leggere…. e soprattutto da immaginare.