Il tribunale delle anime
Il tribunale delle anime

Ieri sera ho partecipato alla presentazione del libro Il tribunale delle anime di Donato Carrisi.E' inutile dirvi che è stata una serata molto interessante, lo scrittore davvero davvero molto geniale. Il libro è uscito i primi di settembre e subito dopo una settimana era già in testa alle classifiche. Si dice che uno scrittore è bravo dal secondo libro in poi e non possiamo negare che Carrisi non lo sia. Il suo primo libro, Il Suggeritore, ha venduto 600.000 mila copie in tutto il mondo, ha vinto numerosi premi e ha portato Donato Carrisi nell'olimpo dei best seller, con una verve e un carisma che lo contraddistinguono. Ascoltarlo è davvero un piacere e ci si rende conto che l'attenzione non cala per nulla, ha una capacità di persuasione e di stile davvero unici. Io lo adoro, cosi come adoro i suoi libri, il suo modo di scrivere, di parlare e di spiegare le cose.

Ma ora parliamo un pò del libro.

Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L’altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c’è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell’impresa a pochi mesi dall’incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall’obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c’è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte.
In un intricatissimo susseguirsi di eventi tra passato e presente  si dipana una storia al limite dell’incredibile ma che se si fa fede all’autore presenta dati reali, la Penitenzieria esiste, la ragazza nello specchio è veramente esistita, un serial killer trasformista tra Ottocento e Novecento è veramente esistito. Troppe coincidenze, troppe anomalie direbbe Marcus.La prima parola che mi viene in mente è inquietante, Il tribunale delle anime è un libro che mette inquietudine, ci si interroga sulla vendetta e sul perdono, sulla colpa e sul meccanismo che ha fatto sì che ogni peccato, ogni crimine, meriti un giudizio, una sentenza già in questo mondo, non delegando tutto solo all’aldilà. L’inferno è qui, è ora dice un personaggio, e in questa frase credo vada vista la chiave di lettura di questo libro. E’ un thriller non ci sono componenti esoterici, o soprannaturali. La mente umana ha davvero delle capacità e una profondità che sarà difficile sondare. Il caso della ragazza messicana che si “nutre” delle persone che ha intorno e le metabolizza come un fungo parassitario non mancherà di far correre qualche brivido sulla schiena anche dei più razionali. Poi c’è Roma, la città eterna, con le sue vie, i suoi caffè, le sue chiese millenarie, quasi un personaggio altrettanto importante quanto i protagonisti in carne e sangue, oscura, e insolita, con una maledizione che l’avvolge e rende credibile lo scontro tra bene e male, in cui sfugge molto spesso chi sia dei due a prevalere. Niente è come appare in questo romanzo e il finale avrà la capacità di ribaltare tutte le vostre certezze.

Non vi resta che addentrarvi in questo libro e ne resterete affascinati da questo scrittore accattivante e geniale.

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