Questo libro è bellissimo è sempre attuale, è una ricerca di Verità eterna, ebbe un successo clamoroso tra il pubblico, mentre la critica fu scettica nei suoi confronti.
Kahlil Gibran, nacque nel Libano nel 1883 ed immigrò ancora bambino negli Stati Uniti, insieme alla famiglia in cerca di lavoro e di fortuna.
Il Profeta incarna, l' incontro fra Oriente e Occidente, nella figura di Almustafà l' Eletto.
Nel misticismo orientale, la storia di Almustafà, si distacca dello spirito individuale dall' Assoluto, durante i cammino nei percorsi della vita e il ritorno al cuore della vita, attraverso la morte.
L' Amore, la Gioia e il Dolore, la Conoscenza, il Bene e il Male, la Bellezza, la Morte: questi i temi sui quali Almustafà si pronuncia:
- L' Amore non da altro che se stesso e non prende niente di sé,
l' amore non possiede né vuole essere posseduto;
Senza secondi fini, l' amore basta all'amore.
- La Gioia è il Dolore stesso senza maschera.
Gioia e Dolore sono inseparabili, procedono di pari passo.
- La Conoscenza, per Gibran è una scommessa perduta in partenza, perché non si può dire: ho trovato la verità, ma piuttosto: ho trovato una verità.
- C'è sempre una relazione tra Bene e Male:
non si può separare il giusto dall'ingiusto e il buono dal cattivo...
Il condannato porta la croce per chi è privo di colpa e di condanna.
- La bellezza è eternità che si contempla allo specchio, per cui:
il presente abbracci il passato con il ricordo e il futuro con l' attesa.
- La morte è il cuore stesso della vita, perché:
la vita e la morte, sono una cosa sola, così come una cosa sola sono il fiume e il mare.
...E vago e nebuloso è il principio di tutte le cose, ma non la loro fine.
E' un libro che vi consiglio vivamente di leggere, dove i temi dell'esistenza spirituale e corporea, sono affrontati in chiave profetica, con un discorso semplice, e allo stesso tempo suggestivo.