Un’indagine che si svolge nell’area d’incontro di culture vecchie e nuove, di cristianesimo e tradizioni arabe. E’ l’ambiente in cui si sviluppa la ricerca del commissario Salvo Montalbano, nel racconto de “Il cane di terracotta”, in cui dall’interesse della polizia per un crimine di stampo mafioso, contrabbando d’armi, il lettore si trova ben presto immerso in un’atmosfera tutta differente, un’aria antica, la vita di cinquant’anni prima. Un racconto al confine tra il più puro dei polizieschi e la più romantica delle storie d’amore, nella tradizione di quest’autore, nativo di Porto Empedocle (Ag), classe 1926, ma da ormai molti anni trapiantato a Roma dove insegna, che ha saputo creare nel cuore della Sicilia, un mondo d’investigazione e di cucina.