Nella primavera del 2000 Balzac e la piccola sarta cinese diventa il best seller della letteratura contemporanea. L’autore Dai Sijie racconta la storia di tre ragazzini cinesi nel periodo della Rivoluzione culturale. Lo scrittore con estrema raffinatezza offre un quadro della Cina nel periodo cruciale del ’68; il presidente Mao avvia un piano repressivo culturale, chiude le università e manda i nemici del popolo nelle campagne rieducative.
Nella Fenice del Cielo vengono mandati ai lavori forzati i sobillatori, i dissidenti e i figli degli “sporchi borghesi”. Il protagonista e Luo sono colpevoli di essere figli di traditori. Costretti ai lavori forzati, i due piccoli eroi riescono a ritagliarsi uno spazio di libertà.
Alla fine di una dura giornata lavorativa, acquattati al buio, si abbandonano alla lettura di romanzi occidentali; Luo legge, racconta, riscrive le righe dei romanzi sui propri vestiti.
Condannati a patire le torture quotidiane della vita contadina, divorano i romanzi alimentando il desiderio di evadere, raccontandosi storie di autori come Dickens, Balzac, Flaubert. Ma un ingrato compagno di sventure, Quattrocchi, custodisce i libri proibiti in una valigia segreta. Affrontando rocambolesche avventure, riescono a sottrarre la preziosa valigia a Quattrocchi.
Ma un nuovo evento sconvolge i giovani lettori; incontrano una bellissima sarta. L’affascinante ragazza contesa tra i due giovani, si lascia conquistare dalla magia dei romanzi fino ad assimilare le abitudini degli occidentali e rimanere vittima di queste. L’autore ha dato prova di stile con un romanzo leggero e delicato, dimostrando come l’immaginazione allontani dalle amarezze della vita. La lettura è uno strumento per viaggiare, sognare e scoprire la bellezza della vita.