Come il lento sbocciare di foglie piccole, avanza la musica.
Piano, dolce e poi...via...via, forte a trionfare sul percorso inscindibile di ogni esser umano.
Chi, del resto, non ha mai chiuso gli occhi durante la proiezione di un film, solo per il gusto di cogliere ogni fibra delle note che si alzano e che, insieme, si fanno melodia, ostacolo e poi scivolano lontane e leggere, forti e increspate?
La musica da film è padrona in questa sfera sensoriale ed è proprio questo il suo scopo: penetrare, andare oltre il suo sentire stesso ed espandersi dentro il corpo di ogni singolo spettatore. D'altro canto, le mani grandi della musica sono capace di avvolgere profondamente l'Inesprimibile e di toccare e dire laddove le parole non arrivano. Uno dei più alti portatori di questo concetto è stato proprio il poeta G. D'Annunzio, ma anche lo stesso Benigni ci canta che "nell'amore le parole non contano, conta la musica".
Nel film, la musica ci permette un viaggio senza andata né ritorno, che, semplicemente va dove deve andare, senza perché, dubbi e incertezze. Si fonde assieme ai colori, alle ombre, alle foschie.
Uno straordinario esempio di musica nel film, lo troviamo in "Nuovo Cinema Paradiso" di G.Tornatore, in cui la musica di Ennio e Andrea Morricone emana odori, passati e vita ritrovata. Si colloca nel cuore, dentro, interiormente, per non lasciarci più. In questo film, si avvolgono le note, si intrecciano, e partono da quei piccoli suoni capaci di destare l'anima per sempre. Grandiosi dimostrazioni, qui, sono i suoni di campane: stupendamente quotidiani ed eccezionalmente magici. E’ incredibile di come a volte basti un suono per far rivivere, di colpo, pezzi straordinari della propria vita! Questo, infatti, è uno dei tanti intenti del film, attraverso il non detto: attraverso tutto ciò che soffia come musica, anche se si tratta di un solo singolo accenno di suono (parte di melodia) o una piena sequenza musicale.
Forse è questo ciò che siamo: dei piccoli frammenti di non-detto (musica), i quali dicono di noi tutto ciò che gesti, colori e parole non svelano. E tale è la strada che la musica da film percorre.