La band pop-rock britannica dei McFly nasce nel 2004 grazie all’invettiva di Tom Fletcher e Danny Jones, i due chitarristi e vocalist principali del gruppo, che iniziarono a scrivere canzoni insieme per poi ingaggiare, grazie ad un annuncio musicale, Dougie Poynter e Harry Judd, rispettivamente il bassista e il batterista, entrambi impegnati anche nel ruolo di coristi.
“Room on the third floor”, il loro primo album, uscì nello stesso anno, preceduto dal singolo di debutto “5 colours in her hair”, ed il fortunato esordio fruttò loro due Dischi di Platino e il record di “Band più giovane con una hit numero 1”, fino ad allora detenuto dai Beatles.
Seguirono la pubblicazione di altri tre singoli e una tournée, salvo poi il ritorno al lavoro per i quattro ragazzi, che nel 2005 sarebbero tornati con il secondo album.
“Wonderland” venne pubblicato dopo una grande propaganda e, nonostante non fosse stato fortunato come “Room on the third floor”, grazie a lui e ai cinque singoli estrapolati (tra cui “I’ll be ok” e “I wanna hold you”), la band ottenne un altro Disco di Platino.
Fu in quel periodo che i McFly iniziarono a dedicarsi alla beneficenza e alle cause umanitarie attraverso la pubblicazione di una cover di James Taylor, “You’ve got a friend”, il cui videoclip venne girato in Uganda; successivamente eseguirono un’altra cover, questa volta dei Queen, “Don’t stop me now”, ed i guadagni di entrambi i singoli andarono rispettivamente alla Comic Relief (caratterizzata dal “Red Nose Day”) e alla Sport Relief.
Per chiudere in bellezza quella favolosa annata, i quattro inglesi si esibirono al Royal Variety Performance, di fronte alla Regina Elisabetta.
È già ben nota ai fans dei McFly l’abitudine di registrare delle cover, dal momento che il quartetto è solito, sin dagli esordi, abbinare ai singoli pubblicati delle versioni personalizzate di canzoni come “Crazy little thing called love”, “Pinball Wizard”, “She loves you”, “Help!”, “Lola”, “Mr. Brightside”…
Dopo un periodo trascorso negli Stati Uniti, in cui parteciparono al film “Baciati dalla sfortuna” (2006), con Lindsay Lohan, e si occuparono di affermarsi musicalmente, i McFly tornarono a casa, In Inghilterra, per dedicarsi ad un nuovo album, uscito nel 2006 sotto il titolo di “Motion in the ocean”; dopo la sua pubblicazione, anticipata dal singolo “Please please” e seguita da altri quattro singoli, la band iniziò una nuova tournée che li portò anche alla Wembley e, l’anno successivo, pubblicò la sua prima raccolta di successi (“All the greatest hits”, pubblicizzato dal singolo “The heart never lies”), congedandosi definitivamente dalla loro casa discografica, la Universal.
Il 2008 è un anno pieno di novità per la band inglese: dopo aver messo su un’etichetta indipendente, la Super Records, si recarono in Australia per comporre e registrare il loro nuovo album, che uscì a Settembre sotto il marchio della nuova casa discografica.
Il disco, intitolato “Radio: ACTIVE” venne distribuito gratis durante l’estate di quell’anno, insieme al Mail on Sunday, allo scopo di pubblicizzare il gruppo, e in seguito vennero pubblicate più versioni: quella deluxe, contenente un DVD che raccontava il “making of” dell’album, più un booklet di 32 pagine, e infine quella standard, contenente solo il CD.
A partire dalla pubblicazione dell’album, i McFly si fecero conoscere prevalentemente in Sud America e in Australia, e la loro fama crebbe notevolmente anche grazie alla tournée mondiale, nonostante le vendite e le posizioni in classifica dei singoli (“One for the radio”, “Lies”, “Do ya” e “Falling in love”) fossero risultate decisamente più basse rispetto a quelle del passato.
Con il tempo, i McFly sono passati da un filone “beatlesiano” e molto vicino a quello dei Beach Boys, fino ad arrivare ad uno stile molto più personale, fedele al rock, maturo anche sotto il punto di vista dei testi, che hanno sempre scritto da soli, come il componimento delle melodie.
Al giorno d’oggi, i McFly hanno pubblicato in totale 7 album, 23 singoli e 7 hit in prima posizione nelle classifiche.McFly Italia Team
Silvia, Eugenia, Ludovica, Francesca, Silvia e Giulia.
http://mcfly-italia.webs.com