Maschi contro femmine:
Maschi contro femmine:

Il film è stato trasmesso al cinema esattamente un anno fa, nel novembre del 2010 .

Apparentemente sembra dal titolo un film stupido, è in realtà una commedia divertente e profonda allo stesso tempo. Sono quattro le situazioni che il film mette in luce con la finalità di dimostrare debolezze e paure di gente comune, gente di tutte le età. Donne, madri, figlie, amiche e uomini, fratelli, figli, mariti che tradiscono i loro doveri e le loro partner per debolezza e ingenuità proprio in quanto insicuri sul da farsi, sull’età raggiunta.

La tematica dell’omosessualità è trattata con un certo tatto e rappresenta  nel film il vero elemento innovativo, banale invece, è la tematica in cui il marito tradisce la moglie per una più giovane o il chiodo fisso di Diego, che interpreta Diego, di conquistare la vicina di casa che lo rifiuta. Sicuramente significative sono le risposte rilasciate sull’inserto di Sky da Carla Signorinis, la quale afferma che “il concetto di autostima per un uomo corrisponde al mostrare un bel paio di scarpe da pallone consumate per far vedere che ha fatto avanti e indietro sul campo tante volte...” o quando alla domanda cosa sono le bugie afferma “un sano esercizio per sviluppare la memoria”. Sono sicuramente riposte ironiche che tuttavia svelano il modo comune delle donne di classificare la categoria maschile. Il ritratto sugli uomini che questa attrice dipinge non è per nulla rassicurante, i maschi appaiono tutti esagerati, esibizionisti, infantili. Le donne di mezza età invece, come Simonetta, interpretata da Carla Signorinis, appaiono molto insicure a causa delle prime rughe.  Simonetta non si accetta ad un punto tale da tentare la strada della chirurgia estetica. Tuttavia, l’unica vera operazione che deve sostenere è amarsi per quella che è.

Il film può apparire scontato e banale ma letto tra le righe, il messaggio che vuol lanciare, costituisce un ottimo spunto di riflessione per ogni età. La colonna sonora di apertura di Francesco Baccini lascia presagire tematiche di un certo spessore, le prime scene del film infatti sono ambientate in un ospedale.

Frase emblema del film pronunciata da Claudio Bisio: “Ricordati Walter ogni matrimonio si fonda  sul tradimento”

Con quest’ultima affermazione ho concluso cari lettori di Donnissima, speriamo che i luoghi comuni che questo film mostra non corrispondano a realtà, altrimenti siamo rovinati!

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