Quante di noi sono cresciute con fiabe come "Cenerentola", "La bella addormentata nel bosco", "Biancaneve e i sette i nani"?! Immagino che molte di voi lettrici si rivedano piccole, spaparanzate sul divano a vedere uno di questi cartoni animati. Che cosa hanno in comune queste tre storie?
Il punto di incontro tra le tre favole è questo: la protagonista, sia essa principessa o sguattera, deve attendere il maestoso intervento del Principe azzurro per compiere il proprio destino. Insomma, tirandone le fila, potremmo dire che la donna senza l'uomo non può salvarsi, non può realizzare i propri sogni... addirittura non può vivere!
Questo è, per fortuna, un pensiero arcaico e superato. Nella nostra società esistono ancora donne convinte di non poter essere nulla senza un uomo accanto. La cosa positiva è che si tratta ormai di rarità o di donne nate e cresciute in una società fin troppo diversa da quella attuale. Oggi la donna può dirsi indipendente, può realizzarsi con le sue forze e sentirsi viva e utile, anzi utilissima... tutto questo senza la necessaria presenza di un Principe!
Questa evoluzione sociale, la possiamo riscontrare anche negli Animation Movies. Basti pensare ad uno degli ultimi successi della Pixar: "The Brave" (Ribelle).
Merida, principessa scozzese, si distingue sin dall'inizio della pellicola, per il suo carattere combattivo e forte. Non si adegua alle tradizioni tanto care ai genitori, tipiche di ogni regno principesco; è un'abile arciera e non vuole sottostare all'obbligo di scegliere un pretendente per il suo fidanzamento, secondo i dettami di sua madre, la Regina Elinor. Ecco che passato e presente si scontrano: tradizione contro emancipazione.
Merida si ribella a tutto questo e prende in mano il suo destino. Non accetta le imposizioni altrui e combatte per se stessa e per la sua autorealizzazione.
Ecco l'innovazione: una principessa che non deve attendere l'uomo né sceglierne uno tra i "disponibili" per poter compiere il proprio destino... anzi, lo crea con le sue stesse mani!
Io credo sia importante pensare che i bambini nati in questi ultimi 10 anni possano godere di queste favole. Infondo, anche da queste prime esperienze cinematografiche, iniziano ad apprendere e a formare la propria mente. E' importante che possano farlo in direzione del progresso e non del regresso!