La morte di Pietro Taricone avvenuta il 28 giugno scorso ha sconvolto tutti, amanti del Grande Fratello o meno bisogna riconoscere che è stato un personaggio che ha saputo imporsi in maniera ‘pulita’. Tutti sappiamo chi era, o’ guerriero e anche se non tutti riescono a piangere la sua scomparsa non si può non esserne colpiti e dispiaciuti. L’incidente, l’intervento di nove ore, tutto è stato doviziosamente documentato e portato alla ribalta dai tabloid d’Italia generando sgomento e tristezza. La cosa che mi ha dato più dolore è stato, però, pensare alla sua compagna, che in quelle nove ore non ha fatto che abbracciare il delicato ed illusorio pensiero che ‘tra qualche anno di questa avventura’ ci avrebbero riso insieme. È proprio questo che si pensa quando qualcuno è sotto i ferri e non si vuole in nessun modo lasciarlo andare, non vogliamo lasciarci toccare neppure dal pensiero che, davvero, quest’incubo non sia solo questo. Non è neanche il caso di pensare alla nota enciclopedia on-line che ha dato per morto l’attore ancor prima che il peggio fosse sopravvenuto, l’errore avrebbe potuto allungargli la vita, invece è comunque scivolata via. Impossibile sapere cosa avrà pensato negli ultimi momenti prima dell’impatto… Mi piace credere che, forte e determinato come si è sempre dimostrato, sia riuscito a concentrarsi sul fatto che ce l’avrebbe fatta, che tutti i suoi progetti sarebbero continuati, che avrebbe baciato ancora la compagna, che avrebbe stretto a sé la figlia.Solo la consapevolezza che in fondo sia andato via da ‘guerriero’ rende meno amara la consapevolezza di una giovane vita che si è spezzata. I commenti che si sono successi su internet hanno testimoniato un affetto reale e non sacrale e, forse, la cosa più bella è stata proprio questa: il ‘popolo’ da cui proveniva ha speso per lui un pensiero, come se fosse il ‘ragazzo’ del quartiere, l’amicone di tutti. Non era un VIP, ma una persona ‘pulita’ che sognava di farcela e si impegnava duramente per i suoi obiettivi, senza compromessi e sempre mostrandosi per ciò che era, probabilmente per questo Pietro Taricone è meglio di una qualsiasi star, tutta lustri e pose. Credeva nella semplicità, nell’essenza delle cose perché, come amava ripetere, ‘il cielo non può tradire…’